Probabilmente era alla ricerca di polli da spennare, ma ad un venditore ambulante di Torino che vendeva frutta e verdura, è andata male. Per qualche chilo di frutta, una turista svizzera che si è fermata al banco dell’ambulante, lungo la statale 27 a Gignod, ha dovuto pagare un conto esorbitante: 2 chilogrammi di ciliegie, per 44 euro; 2 di aglio, 15 euro; 2,5 di cipolle, 23 euro, una testa di insalata, 8 euro; 2 chili di melone, 16 euro e 34 euro di anguria. 140 euro in totale. Il tutto senza emissione di scontrino fiscale.
La turista elvetica, benestante ma non stupida, ha pagato il conto e se n’è andata. Giunta ad Aosta si è recata alla Guardia di Finanza, dove ha segnalato l’accaduto al Nucleo di polizia tributaria. Dopo pochi minuti, le fiamme gialle si sono presentate dal fruttivendolo piemontese e, dopo un breve accertamento, hanno riscontrato anche il mancato funzionamento del registratore di cassa. Il venditore è stato multato per mancata esposizione dei prezzi di vendita e per mancata emissione dello scontrino; quindi non era mai stato usato per battere scontrini, anche se all’interno c’erano 550 euro. L’uomo è stato multato e segnalato all’Agenzia delle entrate.
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