Attualità

Una conferenza ecclesiale per l’Amazzonia

Un’importante novità che lavorerà per non disperdere il tesoro sinodale. Nasce la Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia. Il nuovo organismo, informa una nota ripresa da Vatican News, vuole essere “uno strumento efficace per concretizzare molte delle proposte emerse dal Sinodo speciale per la regione panamazzonica,  che si è svolto in Vaticano a ottobre . L’auspicio è di poter diventare “un ponte che animi altre reti e iniziative ecclesiali e socio-ambientali a livello continentale e internazionale“. La vocazione dichiarata della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia è di “porsi al servizio della Chiesa, della sua opzione profetica e della sua azione missionaria in uscita”. La nascita di questo nuovo organismo è “un atto di speranza, unito al magistero di Papa Francesco, che ha accompagnato da vicino tutto il processo”. Inoltre, la Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia vuole essere anche “una proposta concreta in questi tempi difficili ed eccezionali per l’umanità, mentre la pandemia colpisce con forza la regione panamazzonica e le realtà di violenza, esclusione e morte contro il bioma e i popoli che lo abitano reclamano un’urgente quanto imminente conversione integrale”.
Foto ©Vatican Media

Conferenza

L’organigramma del nuovo organismo vede come presidente eletto il cardinale Claudio Hummes, arcivescovo emerito di San Paolo, in Brasile; il vicepresidente è monsignor David Martinez de Aguirre Guinea, vicario apostolico di Puerto Maldonado, in Perù. Per il comitato esecutivo sono stati scelti monsignor Eugenio Coter, vicario apostolico di Pando, in Bolivia, come vescovo rappresentante delle conferenze episcopali del territorio amazzonico, insieme alle presidenze degli organismi ecclesiali regionali: Celam (Consiglio episcopale latinoamericano), Repam (Rete ecclesiale panamazzonica), Clar (Confederazione latinoamericana dei religiosi), Caritas America Latina e Caraibi. Designati, inoltre, tre rappresentanti dei popoli originari: Patricia Gualinga del popolo kichwa-Sarayakú (Ecuador); Laura Vicuna Pereira del popolo Kariri (Brasile) e Delio Siticonatzi del popolo Ashaninka (Perú). In questo modo si raccolgono due istanze emerse dal Sinodo speciale per l’Amazzonia: la prima, riportata nel documento finale, chiede di creare un organismo episcopale che promuova la sinodalità tra la Chiesa della regione panamazzonica, che aiuti a delineare il volto amazzonico della Chiesa e che continui nell’impegno di trovare nuovi cammini per la missione evangelizzatrice. La seconda, invece, è espressa da Papa Francesco nella sua esortazione apostolica post-sinodale “Querida Amazonia” ed è l’auspicio che i pastori, i consacrati, le consacrate e i fedeli laici dell’Amazzonia si impegnino nell’applicazione del lavoro sinodale.

Gianluca Franco

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