È terminato dopo quasi due ore il colloquio in videoconferenza tra il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping. Lo ha riportato la rete televisiva statale cinese, China Central Television. Il colloquio era iniziato alle ore 21, secondo il fuso orario di Pechino, ossia alle 14 ora italiana, ed è giunto al termine alle ore 22.52, le 15.52 in Italia.
Secondo il resoconto riportato dai media internazionali, nel corso del primo colloquio tra i due leader dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, Biden ha chiesto a Xi di usare la sua influenza con il presidente russo Vladimir Putin per far sì che Mosca “metta fine a questa orribile guerra”. Inoltre, il presidente americano, ha sottolineato che gli Stati Uniti sono pronti a vendicarsi se Pechino sostenesse attivamente la Russia in Ucraina. A tal proposito, il segretario di Stato Blinken, ha rimarcato le affermazioni di Biden secondo cui “la Cina si assumerà la responsabilità di qualsiasi azione intrapresa per sostenere l’aggressione russa”.
Il presidente cinese Xi Jinping, a tal proposito, ha dichiarato che “Un conflitto non è nell’interesse di nessuno” e che la crisi in Ucraina “è qualcosa che non vogliano vedere: gli eventi mostrano ancora una volta che le relazioni tra Stati non possono arrivare alla fase dello scontro, perché il conflitto e il confronto non solo nell’interesse di nessuno”. Infine, lo stesso ha sottolineato l’importanza del ruolo di Usa e Cina in seno al consiglio dell’Onu ed ha rimarcato il compito dei due paesi in seno all’organizzazione con queste parole, “dobbiamo guidare lo sviluppo delle relazioni Cina-Usa sulla strada giusta, ma dobbiamo anche assumerci le nostre dovute responsabilità internazionali per compiere gli sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo”.
Dopo il colloquio tra Biden e Xi, il segretario di Stato vaticano, Cardinal Pietro Parolin ha dichiarato che la Santa Sede “è sempre disponibile ad offrire i suoi buoni uffici per contribuire al ristabilimento della pace e della riconciliazione tra i due paesi”, che però “devono dimostrare la chiara intenzione di risolvere le divergenze” ed ha aggiunto che Papa Francesco “sta cercando con costanza il modo di poter superare la drammatica situazione attuale”. Infine, lo stesso, ha sottolineato che l’Ucraina ha “il diritto di difendere la propria vita, il proprio popolo e la propria patria” ma questo non significa che non sia “prioritaria” la “ricerca di una via d’uscita basata sul dialogo che faccia tacere e armi e scongiuri una escalation nucleare”
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