La diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, sul fiume Dnieper, a 60 chilometri dalla città di Kherson, è stata parzialmente distrutta. Secondo le autorità di Kiev è stata fatta saltare in aria dalle forze di occupazione russe. Mosca respinge le accuse.
Le forze russe hanno fatto saltare in aria la diga di Kakhovka, nella parte controllata da Mosca della regione di Kherson: lo ha reso noto l’esercito di Kiev, come riportano il Guardian e Ukrinform.” La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata fatta saltare in aria dalle forze di occupazione russe. La portata della distruzione, la velocità e il volume dell’acqua, le probabili aree di allagamento sono attualmente in corso di verifica. Tutti i servizi funzionano. La situazione viene monitorata”, ha affermato il Comando operativo sud. La notizia è confermata anche dal ministero delle emergenze russo che però accusa Kiev affermando che la diga di Nova Kakhovka è stata “parzialmente distrutta” a causa di bombardamenti ucraini, e sottolineando che non c’è pericolo per la popolazione della regione.
Alcuni meccanismi della diga, controllata dai russi, sono stati danneggiati per un bombardamento ucraino e c’è stato un innalzamento di 2,5 metri del livello dell’acqua nel bacino, ma la diga stessa “non è stata distrutta” e “non ci sarà una catastrofe”, ha aggiunto il capo dell’amministrazione locale filorussa, Vladimir Leontyev, citato dall’agenzia Ria Novosti. Leontyev ha tuttavia aggiunto che potrebbe rendersi necessaria l’evacuazione di circa 300 case a valle, nelle località di Korsunki e Dnepryan.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha convocato con urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale dopo l’attacco alla diga e alla centrale idroelettrica di Kakhovka. Lo ha annunciato il capo dell’ufficio del presidente, Andriy Yermak. “Centrale idroelettrica di Kakhovka. Un altro crimine di guerra commesso da terroristi russi. Il presidente ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale”, ha scritto Yermak su Telegram.
Fonte: Ansa
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