Attualità

Sindaco di Torino, Appendino: “Sì agli Stati Generali per rilanciare l’Italia”

Gli Stati Generali sono un’occasione “per provare a rilanciare questo Paese, perché oggettivamente ne abbiamo bisogno“, afferma a Radio 24 la sindaca di Torino, Chiara Appendino a proposito dell’appuntamento lanciato dal premier Giuseppe Conte che promette un “piano concreto” per “correre”. E prova a sminare l’iniziativa, dopo gli attriti nella maggioranza: nega di volersi creare un partito, parla di “condivisione“, invita Vittorio Colao ma derubrica a “buono” il suo lavoro e dice che le critiche “ci stanno”.   A chi dal centrodestra lo accusa di fare passerelle, Conte replica: “Con i ministri e i capigruppo di maggioranza prepariamo proposte concrete e condivise. A livello europeo hanno molto apprezzato la predisposizione a elaborare il piano e il fatto che ci siamo messi subito al lavoro per progetti che fanno bene e che ci faranno correre”.

A porte chiuse

Gli Stati Generali si terranno da sabato 13 giugno a domenica 21 giugno a Villa Pamphilj, a Roma. Non è prevista, al momento, la presenza di giornalisti, né una diretta dell’evento: tutto si dovrebbe svolgere a porte chiuse. “Credo che il presidente del Consiglio voglia costruire un percorso per lavorare sulla ripresa– osserva la sindaca-. Nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo, e anche con i dati e le previsioni rispetto al Pil che ci dicono che non saranno mesi semplici, credo si debba cercare il più possibile di includere per rappresentare le varie legittime istanze che nascono dal Paese e che possono anche essere contrapposte“.

Costruzione

Quindi, aggiunge Chiara Appendino, “penso che l’intento del presidente sia questo, costruire un percorso che non sia di appartenenza di una singola persona ma di un Paese, e provare a rilanciare questo Paese perché oggettivamente ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno che l’economia riparta“. La prima giornata degli Stati Generali sarà dedicata agli interventi internazionali e dovrebbero collegarsi in videoconferenza la presidente della Banca Mondiale, Kristalina Georgieva, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e la presidente della Bce, Christine Lagarde. Subito dopo dovrebbe intervenire il governatore della Banca d’ Italia, Ignazio Visco.

Gianluca Franco

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