Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha convocato un incontro con i principali Paesi donatori dell’Unrwa dopo la sospensione temporanea di 15 Paesi dei finanziamenti. Dodici dipendenti dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi sono stati accusati di coinvolgimento negli attacchi di Hamas del 7 ottobre.
Finora i Paesi che hanno sospeso i loro finanziamenti all’Agenzia sono, oltre all’Italia, gli Stati Uniti, l’Australia, il Regno Unito, il Canada, la Finlandia, la Francia, la Germania, l’Austria, la Romania, il Giappone, i Paesi Bassi, la Nuova Zelanda, la Norvegia e la Svizzera.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha convocato un incontro con i principali Paesi donatori dell’Unrwa dopo la sospensione temporanea di 15 Paesi dei finanziamenti all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi in seguito all’accusa ad almeno 12 dei suoi dipendenti di essere a vario titolo coinvolti nei pogrom del 7 ottobre.
“Il segretario generale è personalmente inorridito dalle accuse contro addetti dell’Unrwa. Ma il suo messaggio ai donatori, specialmente a quelli che hanno sospeso i loro contributi, è che continuino almeno a garantire la continuità delle operazioni dell’Unrwa, visto che ci sono decine di migliaia di zelanti dipendenti in ogni parte della regione”, ha dichiarato, citato dal Guardian, il portavoce di Guterres, Stéphane Dujarric. E per questo il segretario generale “ospiterà un incontro a New York con i maggiori donatori”, ha aggiunto. Guterres ha già incontrato ieri la rappresentante all’Onu degli Stati Uniti, Linda Thomas-Greenfield, ed ha interloquito su questo argomento con alcuni leader mediorientali, fra cui re Abdullah di Giordania e il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi.
Almeno 15 Paesi donatori, inclusa l’Italia, hanno sospeso i finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) in seguito alle accuse di Israele secondo cui alcuni membri dello staff avrebbero partecipato agli attacchi di Hamas del 7 ottobre. La Commissione europea ha annunciato che una “revisione” del dossier sarà fatta “alla luce delle indagini Onu”.
L’Unrwa ha già licenziato diverse persone e ha promesso un’indagine approfondita sulle accuse, mentre Israele ha promesso di interrompere il lavoro dell’agenzia a Gaza dopo la guerra. Nel frattempo, il capo dell’agenzia – Philippe Lazzarini – ha affermato che riterrà “responsabile, anche attraverso procedimenti penali”, qualsiasi dipendente coinvolto in “atti di terrorismo”. Finora i Paesi che hanno sospeso i loro finanziamenti all’Agenzia sono, oltre all’Italia, gli Stati Uniti, l’Australia, il Regno Unito, il Canada, la Finlandia, la Francia, la Germania, l’Austria, la Romania, il Giappone, i Paesi Bassi, la Nuova Zelanda, la Norvegia e la Svizzera.
Fonte Ansa
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