La maggior parte delle persone rapite da Hamas sarebbe viva. Lo ha riferito l’esercito israeliano. Nel frattempo, fonti diplomatiche di Tel Aviv confermano la decisione presa sull’invasione di terra. Il ministro della Difesa: “Tre fasi per distruggere Hamas”.
È viva la maggior parte delle circa 200 persone rapite in Israele dai terroristi di Hamas e portate nella Striscia di Gaza, ha dichiarato oggi l’esercito israeliano. “La maggior parte degli ostaggi è viva. A Gaza ci sono anche cadaveri di persone uccise in Israele e portati nella Striscia”, ha dichiarato l’esercito.
Sono tre le fasi con le quali Israele intende eliminare Hamas nella Striscia. Lo ha detto alla Knesset il ministro della difesa Yoav Gallant secondo cui la prima fase è “un impegno prolungato di fuoco su Gaza con una manovra di terra per l’eliminazione dei membri di Hamas e delle strutture” della fazione. La seconda è “una fase intermedia per eliminare i nidi di resistenza”. La terza invece – secondo Gallant – è “la creazione nella Striscia di una nuova realtà di sicurezza sia per i cittadini di Israele sia per gli stessi abitanti di Gaza”.
“La decisione di lanciare l’operazione di terra nella Striscia di Gaza è stata presa”. A dirlo è l’ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi, all’agenzia Tass. “Direi che la decisione è stata presa – ha detto -. Perché la decisione è legata all’adempimento dei nostri compiti, di cui abbiamo già parlato. Distruggeremo le organizzazioni terroristiche di Hamas e libereremo gli ostaggi. Questo non può essere fatto senza un’operazione di terra. Pertanto possiamo dire che la decisione è stata presa”.
Fonte: Ansa
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