Hanno ripreso a suonare le sirene nella Green Zone di Baghdad, dopo un periodo di relativo “silenzio”. Questa mattina, due razzi hanno colpito la zona della città che ospita i più importanti edifici governativi e buona parte delle sedi diplomatiche straniere. Lo ha reso noto il Centro media di sicurezza, aggiungendo che i proiettili sarebbero stati lanciati dall’area di al Nahda, sempre nel centro della capitale irachena. Non è al momento noto se vi siano state vittime.
I riflettori sono puntanti sull’ambasciata degli Stati Uniti in Iraq, una vera e propria cittadella, che dallo scorso 31 dicembre è stata presa d’assalto dai militanti sciiti legati a varie sigle filo-iraniane. L’episodio aveva preceduto di pochi giorni il raid con cui gli Stati Uniti hanno ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani, capo delle Forze Qods dei Guardiani della rivoluzione islamica, e il leader delle Brigate Hezbollah Abu Mahdi al Muhandis, lo scorso 3 gennaio
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