Il sabato del villaggio del calcio italiano dice che l’Inter campione d’Italia, ricomincia esattamente come aveva lasciato, ovvero con una vittoria, squillante, contro il Genoa, e che la Lazio del nuovo corso, quello targato Sarri, è partita lanciatissima passando imperiosa ad Empoli.
Nella San Siro nerazzurra, l’Inter fa la voce grossa contro il Genoa. Nonostante la perdita di Hakimi e Lukaku, e l’assenza dello squalificato Lautaro Martinez, la banda Simone Inzaghi, travolge il povero Genoa che va sotto dopo appena sei minuti per effetto del gol di Skriniar, poi il raddoppio di uno straripante Calhanoglu. Nella ripresa completano la serata Arturo Vidal e l’ex Roma Edin Dzeko che allo scadere segna la sua prima rete con la maglia nerazzurra. Una bella Inter che Inzaghi sta plasmando a sua immagine e somiglianza, che nonostante qualche assenza, si muove bene e gioca soprattutto bene. Si è inserito bene l’ex Milan Calhanoglu, autore di una prestazione sontuosa, confortata da un assist, un gol ma soprattutto giocate che hanno illuminato il cielo sopra Milano. Meglio, l’ex tecnico della Lazio, non poteva partire. Male invece il Genoa. Senza rinforzi, sarà dura.
E a proposito di Lazio, parte altrettanto bene la squadra di Maurizio Sarri che per uno scherzo del destino, gioca la prima sulla panchina della Lazio, nella sua Empoli, da dove tutto è cominciato. Troppa Lazio per un Empoli generoso ma poco concreto. Bandinelli illude i toscani di Aurelio Andreazzoli, a stretto giro la riprende Milinkovic, poi Lazzari mette la freccia e Immobile, al tramonto della prima frazione, su calcio di rigore fa 3-1 che taglia le gambe alla squadra di casa. Correa finisce in tribuna ed è sempre più in odore di cessione, ma la Lazio di Sarri va, anche con un pizzico di fortuna a inizio ripresa. L’Empoli ci ha provato, ma con scarsa fortuna. Ha stretto d’assedio la porta biancoceleste, Reina si immolato in un paio di circostanze, un’altra lo ha salvato Felipe e un’altra ancora il palo ha detto no al generoso Empoli. La Lazio ha retto e portato a casa una vittoria preziosissima.
Nelle altre due partite della giornata, festiva del gol al Bentegodi, con il Sassuolo che pur soffrendo, ha portato a casa i tre punti. Finisce 3-2 per gli emiliani: Raspadori, Djuricic e Traoré i marcatori nel Sassuolo. Inutile nel Verona la doppietta di Zaccagni che ha provato ad evitare la prima delusione della stagione per gli scaligeri.
A Torino, l’Atalanta vince all’ultimo respiro una partita pazzesca (2-1). Muriel porta avanti i nerazzurri, nella parte finale del match, il Torino la riprende con Andrea Belotti da pochi minuti subentrato a Sanabria. In pieno recupero il gol di Piccoli che capovolge il match. Sospiro di sollievo per la Dea, rabbia per i granata che hanno giocato meglio e avrebbero meritato qualcosa di più. Meglio il Toro che ha avuto la sfortuna di subire il gol dopo appena sei minuti. Atalanta che ha sofferto tantissimo la manovra granata. Il Toro, uscito tra gli applausi della sua gente, ha pressato alto, aggredito l’avversario sul portatore di palla, ha imposto alla gara un ritmo altissimo, ma non è stato fortunato. Poi l’ingresso di Belotti e la partita che cambia. Ma quando l’1-1 sembrava definitivo, ecco il guizzo del baby Piccoli che regala il sorriso a Gasperini, mentre mastica amaro Juric. Il suo Toro, stasera, meritava di più.
Domani giornata altrettanto ricca, con l’attesa Juve di Massimiliano Allegri, impegnata in una trasferta niente affatto facile alla Dacia Arena contro l’Udinese. Allegri è stato chiaro alla vigilia, non si sente il favorito, ma dai suoi pretende subito i tre punti. Perché chi ben comincia…
E a cominciare bene punta anche il Napoli di Luciano Spalletti che al “Maradona” affronta la neopromossa Venezia con all’occhiello il campione d’europa Lorenzo Insigne pronto a trascinare i suoi verso una stagione densa di soddisfazioni.
Esordio interno anche per la Roma di Josè Mourinho che all’Olimpico ospita la Fiorentina. A chiudere la giornata anche Bolognai-Salernitana.
Lunedì doppio posticipo con Cagliari-Spezia e Sampdoria-Milan.
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