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Europa League, la Roma passa in Svizzera: Peres-Kumbulla rimontano lo Young Boys

Alla Roma all’esordio in Europa league, bastano gli ultimi venti minuti di partita per cambiare il corso del match con lo Young Boys e conquistare i primi tre piunti nel girone. A Berna finisce 2-1, dopo un primo tempo in costante affanno, con Fonseca che lascia a riposo tutti i titolari pensando al Milan (dentro solo Pedro e Cristante). La Roma va sotto per un discutibile rigore, poi nel finale di gara, Fonseca manda in campo Dzeko, Mkhitaryan, Pellegrini e Spinazzola e la partita cambia volta. Bruno Peres fa 1-1 poi arriva il primo gol in giallorosso per Kumbulla e la rimonta è bella che fatta. E la vince la Roma.

Turnover Roma

Come detto, cambia tantissimo Fonseca.  Tra i pali prima uscita per Pau Lopez, nei tre davanti al portiere spagnolo, Fazio, Kumbulla, Juan Jesus. Karsdorp e Bruno Peres esterni, Cristante e Villar centrali. Davanti Borja Mayoral fa rifiatare Dzeko. Alle sue spalle Carles Perez e Pedro. Svizzeri secondi nel loro campionato alle spalle del San Gallo. A settembre sono stati eliminati dai danesi del Midtjyland nel preliminare di Champions, retrocedendo in Europa League. Pioggia ininterrotta si Berna, scivoloso il sintetico dello Stadion Wankdorf.

Svizzeri avanti

E proprio il campo pesante rischia di fare la differenza. La Roma dietro concede qualcosa davanti al pressing degli elvetici. La Roma fatica, primo tempo sotto naftalina, non tira mai in  porta, Jesus e Bruno Peres non sono certo il massimo. Di contro una squadra compatta, niente di trascendentale, ma aggressiva. Un primo tempo al di là della noia, ravvivato solo dal vantaggio dei padroni di casa che vanno avanti grazie ad un calcio di rigore. Rieder va giù in area dopo un contatto non troppo limpido con Cristante. Dal dischetto Nsame, Pau Lopez intuisce ma palla angolatissima: 1-0 Young Boys.  La reazione della Roma è blanda e si materializza solo sul finire di frazione grazie ad una percussione di Carles Perez che viene chiuso solo al momento della conclusione. Poca cosa la Roma che regala un tempo all’avversario ed esclusa l’occasione di Perez, non si è mai fatta vedere dalle parti di Van Ballmoos. Ha spinto poco con Bruno Peres non pervenuto, mentre dalla parte opposta ha provato a fare qualcosina Karsdorp.

L’apporto dei big

Ma proprio l’olandese lascia il campo all’intervallo per fare posto a Spinazzola che ha un altro passo e si vede tanto da creare subito un paio di occasioni non concretizzate dai giallorossi. I minuti passano e Fonseca decide di cambiare e giocarsi l’ultima mezz’ora a pieno ritmo. Fuori Pedro, Villar e Borja Mayoral, dentro Mkhitaryan, Veretout e Dzeko. E proprio il bosniaco fa un assist pazzesco, trovando il corridoio per l’inserimento di Bruno Peres che penetra coi tempi giusti alle spalle di Maceiras e la mette dentro quando alla fine ne mancano poco più di venti: 1-1. Dentro Pellegrini che prende il posto di Juan Jesus con Cristante che scala davanti a Pau Lopez. La Roma spinge, adesso ha più qualità. Mkhitaryan, alza la testa, gran giocata, palla in mezzo per l’accorrente Kumbulla che stacca bene e la piazza: 2-1 Roma. Brivido nel finale con la giocata di Elia che passa alle spalle di Cristante e calcia di prima intenzione, ma Pau Lopez c’è. Poi, più nulla fino alla fine, compresi i quattro di recupero, che regalano, sotto il diluvio di Berna, i primi tre punti europei alla Roma.

Milan e Napoli

Nell’altra partita del Girone A, successo esterno del Cluj vittorioso per 2-0 a Sofia contro il Cska. Rumeni e giallorossi in testa con 3 punti. Giovedì prossimo, seconda giornata, con la Roma che all’Olimpico ospita il Cska di Sofia, mentre il Cluj riceve lo Young Boys. Festeggia anche il Milan che, all’esordio nel proprio girone, conferma quanto di buono fatto vedere finora liquidando il Celtic per 3-1 al Celtic Park. Decisive le reti di Krunic, Diaz e Hauge, con il gol del momentaneo 1-2 siglato da Elyounoussi. Stecca invece il Napoli di Rino Gattuso, piegato in casa dal rimaneggiatissimo Az Alkmaar, che sfrutta con De Wit l’unica occasione del match.

Massimo Ciccognani

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