Attualità

Dopo Erdogan anche il Pakistan attacca Macron

Assume proporzioni sempre più problematiche la diatriba fra il presidente francese, Emmanuel Macron, e i leader dei Paesi a maggioranza musulmana. Nelle scorse ore, alle durissime prese di posizione contro il radicalismo del leader dell’Eliseo seguite al brutale omicidio di Samuel Paty a Parigi, era seguita l’altrettanto rigida posizione di Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco ha in particolare attaccato il suo omologo francese sul punto del “separatismo islamista“, che secondo Macron “spesso si traduce nella costituzione di una contro-società”. A proposito dell’annunciato “piano contro il separatismo” e “per rafforzare la laicità”, la cui presentazione avverrà il prossimo 9 dicembre, Erdogan va giù pesante: “il capo di Stato francese, a suo giudizio, avrebbe bisogno “di perizie psichiatriche: cosa si può dire di un capo di Stato che tratta in questo modo milioni di membri di gruppi religiosi diversi?”.

Erdogan vs Macron, botta e risposta

Parole pronunciate nell’ambito di un discorso televisivo e che hanno suscitato l’immediata reazione dell’ambasciatore di Francia ad Ankara. “Le parole del presidente Erdogan – ha detto – sono inaccettabili. L’eccesso e la maleducazione non sono un metodo. Chiediamo che Erdogan cambi il corso della sua politica perché è pericoloso sotto tutti i punti di vista. Non entriamo in polemiche inutili e non accettiamo insulti”. Da parte sua, la presidenza francese ha evidenziato “l’assenza di messaggi di cordoglio e sostegno da parte del presidente turco dopo l’assassinio di Samuel Paty”. Il professore di storia è stato attaccato e decapitato a Conflans-Sainte-Honorine, sobborgo di Parigi, il 16 ottobre scorso. A ucciderlo, un 18enne di origine cecena, che imputava a Paty (insignito della Legion d’Onore postuma) di aver mostrato in classe le vignette satiriche di Charlie Hebdo.

Le reazioni del mondo islamico

Il presidente Macron, in realtà, nel suo discorso faceva riferimento al radicalismo islamico, non all’Islam nella sua interezza. Le dichiarazioni, però, hanno scatenato quasi immediatamente effetti collaterali quali il boicottaggio di prodotti francesi nei Paesi del Golfo Persico. In Kuwait, ad esempio, ma anche in Qatar, dove è peraltro stata annunciata la sospensione della Settimana della Cultura francese. In giornata, anche il primo ministro del Pakistan, Imran Khan, si è scagliato contro il presidente Macron. Il quale, “attaccando l’islam, chiaramente senza averne alcuna comprensione, ha attaccato e ferito i sentimenti di milioni di musulmani in Europa e nel mondo”. Khan ha inoltre dichiarato come sia “un peccato” che il presidente “abbia scelto di incoraggiare l’islamofobia attaccando l’islam”.

Damiano Mattana

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