Sale la preoccupazione da parte della Banca Centrale Europea (BCE) per il default economico causato dallo shock energetico e di tutto ciò che questo comporterebbe alle famiglie più indigenti.
Lo shock energetico, assieme alle rate dei mutui più costose, potrebbe portare “a situazioni di stress finanziario, inclusi default sul pagamento dei debiti” per il 20% di famiglie più povere nell’area euro, che spendono una quota di reddito elevata per mutui e bollette.
Lo scrive la Banca Centrale Europea (BCE) avvertendo che anche se in molti Paesi i rischi sistemici sono ridotti dato che i prestiti al 20% più povero rappresentano una percentuale limitata del totale, questa quota “è più significativa in altri”. Secondo la Bce, “un sostegno delle politiche mirato ad attutire l’impatto di questi shock potrebbe aiutare a mitigare tali rischi”.
Nuovo rialzo, a ottobre, dei tassi applicati dalle banche ai nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni. Come si legge nel rapporto mensile Abi il tasso medio per le nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 2,73% contro il 2,26% del mese precedente. Secondo il vice dg dell’associazione Gianfranco Torriero comunque “le banche non hanno ancora applicato tutti gli ultimi aumenti dei tassi della BCE”.
Fonte: Ansa
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