Roskomnadzor è un ente governativo russo che si occupa della gestione dei principali social network come Twitter, Facebook e Gmail. E nei mesi scorsi, sotto la stretta del leader del Cremlino Putin, aveva ufficialmente chiesto ai suddetti servizi di social media di registrarsi come “organizzatori della distribuzione di informazioni” in stretta collaborazione con il governo. Secondo il quotidiano Izvestia, il direttore dell’ente Maksim Ksenzov avrebbe affermato che “questo cambiamento è stato effettuato in accordo con una nuova legge sulle compagnie di blogging e del web”. Legge firmata a luglio da Putin, che disciplina i servizi e-mail e social network imponendo di porre i dati personali degli utenti del Paese esclusivamente nelle versioni russe dei social network. Il limite massimo per conformarsi alla normativa era il settembre del 2016 e la legge, inoltre, chiede ai blogger con più di tremila lettori quotidiani di registrarsi presso Roskomnadzor e conformarsi ai regolamenti governativi.
La scorsa settimana, però, la Duma ha adottato un emendamento in cui chiede un’anticipazione dell’applicazione di tale legge per gennaio del 2015. Secondo analisti e opposizione, quest’azione è un “ulteriore giro di vite sul web”.
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