Il problema dei disordini alimentari non si limita esclusivamente ad anoressia e bulimia. E se in Italia a soffrire di questo genere di malattie sono circa 3 milioni di persone, secondo la Federazione italiana medici pediatri, i bimbi obesi sono il 10% e quelli sovrappeso il 20%. L’educazione alimentare, nonostante i progressi scientifici degli ultimi anni e l’ampia e costante azione che svolge la ricerca, ancora non è riuscita ad approdare dentro scuole e famiglie; complice di ciò, ovviamente, la società contemporanea, che offre una pressoché infinita gamma di prodotti da consumare senza criteri che permettono di selezionare ed ordinare i pasti.
La tematica, di fondamentale importanza, sarà affrontata oggi a Roma, in una conferenza alla Camera in presenza dell’onorevole Paola Binetti, il presidente della Fimp Giampietro Chiamenti e l’ideatore del progetto “Saltainbocca”, Patrizio Vanessi. Il progetto ha il patrocino del ministero della Salute e il suo obiettivo è quello di qualificare il ruolo del pediatra e della scuola come principali punti di riferimento per l’educazione alimentare, coinvolgendo maggiormente genitori e bambini della scuola primaria.
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