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OGGI LA 76ESIMA GIORNATA DELLA MARINA MILITARE

Si celebra oggi la 76esima Giornata della Marina militare. Alla cerimonia in corso a Roma presso Palazzo Marina, sono intervenuti il ministro della Difesa, la senatrice Roberta Pinotti, e il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano. A riceverli, il capo di Stato maggiore della Marina, l’ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi. La Giornata quest’anno cade nel triennio celebrativo del centenario della Grande Guerra, durante la quale la Marina militare si distinse per l’essenziale contributo che rese alla Patria sia nel campo dell’Aviazione Navale, sia nella guerra silenziosa combattuta dai sommergibili in Adriatico. Figura centrale alla quale si è voluto rendere omaggio quest’anno, per la sua importanza storica, è il politico e ammiraglio Paolo Emilio Thaon di Revel (1859-1948) che, dopo la nomina a “grande ammiraglio”, ricevette il titolo di primo duca del mare e fu presidente della Società Geografica Italiana dal 1921 al 1923.

L’istituzione della giornata dedicata alla Marina Militare risale ufficialmente al 13 marzo 1939. Prima di tale data, veniva ricordata ogni 4 dicembre, nel giorno dedicato alla patrona della Marina Militare, santa Barbara di Nicomedia, tradizionalmente considerata la protettrice contro i fulmini e le morti improvvise e violente. La data del 10 giugno venne scelta nel ’39 in onore e in memoria di una delle più ardite azioni di mare della prima Guerra Mondiale: l’impresa di Premuda del 10 giugno 1918. In quell’occasione, il Comandante Luigi Rizzo e il Guardiamarina Giuseppe Aonzo, al comando dei “MAS 15” e “MAS 21” – 2 motoscafi da 30 tonnellate con una decina di uomini di equipaggio e armamento costituito da 2 siluri e alcune bombe di profondità – attaccarono una formazione navale austriaca nelle acque antistanti Premuda (costa dalmata), provocando l’affondamento della corazzata Szent Istvàn (“Santo Stefano”).

La Marina militare prese il nome attualmente in uso il 2 giugno 1946, ma la sua storia è molto più antica poiché venne fondata come Regia Marina del Regno d’Italia il 17 marzo 1861. Lo stemma araldico è stato rinnovato solo tre anni fa ed è composto da uno scudo diviso in quattro quarti, ognuno dei quali occupato dal blasone delle 4 repubbliche marinare: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Oggi lavorano in marina oltre 30mila effettivi che, fedeli al motto del corpo d’armata – “Patria e onore” – compiono ogni giorno il proprio dovere sia in Italia, sia in ambito internazionale a fianco della Nato e dell’Unione Europea.

Milena Castigli

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