Categories: Archivio storico

LE “FATTORIE SOLIDALI” DIVENTANO REALTÀ GIURIDICA

La riabilitazione parte dall’orto. È una realtà, quella del “welfare agricolo”, sempre più diffusa nel nostro Paese, che guida le classifiche europee con più di 1.000 progetti attivi e un fatturato di circa 200 milioni di euro. Non sono iniziative economiche ma di riscatto sociale e stanno riscuotendo sempre più successo in tutta Italia. A beneficiarne sono i soggetti più deboli della società – anziani, portatori di handicap, detenuti, tossicodipendenti e bambini – che trovano nelle “fattorie solidali” uno spazio per costruire nuove relazioni, fare terapia con gli animali e ricevere formazione per entrare nel mercato del lavoro.

Attraverso la legge 141 del 2015, che entrerà in vigore il 23 settembre, il governo italiano riconosce ufficialmente le tante realtà che coniugano l’imprenditorialità e la responsabilità civile, spesso gestite da volontari in collaborazione con le istituzioni pubbliche e le organizzazioni non profit.“Con questa legge abbiamo raggiunto un doppio risultato nell’interesse dell’agricoltura – ha spiegato il viceministro alle Politiche agricole, Andrea Olivero – a vantaggio della multifunzionalità e del welfare del Paese. Il punto fondamentale è che finalmente le attività svolte nell’ambito dell’agricoltura sociale vengono riconosciute attività agricole a tutti gli effetti, godendo dello stesso regime fiscale”.

Si tratta di un’importante novità nel panorama giuridico agricolo, che apre nuovi spazi di valorizzazione per le imprese e consolida il rapporto tra le nuove funzioni pubbliche e sociali svolte da agricoltura e cittadini ha commentato Dino Scanavino, presindente della Confederazione Italiana Agricoltori –. La sua approvazione è fondamentale e la Cia l’ha fortemente sostenuta, perché una legge nazionale stabilisce delle definizioni, crea un linguaggio, pone limiti, rende disponibili strumenti, favorisce una strategia condivisa e orienta l’attività legislativa delle Regioni. Bisogna subito approfittarne per mettere a punto le leggi regionali, magari prendendo a riferimento le cose buone scritte da quelle Regioni che hanno già legiferato”.

redazione

Recent Posts

Oltre 160 morti in Kenya per alluvioni e inondazioni

Le vittime delle alluvioni e inondazioni in Kenya aumentano, con il numero di morti per…

30 Aprile 2024

Contenzioso tra Cina e Filippine su un atollo del mar Cinese

E' bagarre tra Filippine e Cina sui confini marittimi nel conteso specchio di mare noto…

30 Aprile 2024

In Europa scomparsi 51 mila minori migranti in 3 anni

Ogni giorno più di 50 bambini e ragazzi scompaiono dai centri di accoglienza per minori…

30 Aprile 2024

Lo sprint per le politiche di coesione

Prima il vertice europeo con i sindacati, poi il Consiglio dei ministri con le misure…

30 Aprile 2024

Beato Benedetto da Urbino: ecco cosa fecero i fedeli alla sua morte

Beato Benedetto da Urbino, sacerdote cappuccino Urbino, 13/09/1560-Fossombrone (Pesaro e Urbino), 30/04/1625 Marco Passionei proviene…

30 Aprile 2024

“Vi do la mia pace” Il commento di mons. Angelo Spina

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,27-31a https://www.youtube.com/watch?v=t9cApAF1dp8   In quel tempo, disse Gesù ai suoi…

30 Aprile 2024