“Le compagnie coinvolte nel progetto – spiega Emilia Martinelli, direttrice dell’evento – accolgono gli artisti con disabilità oppure affrontano, con le loro esibizioni, i temi della fragilità e dei limiti umani. Qui l’arte sociale esce allo scoperto, e lo spettatore diventa all’improvviso parte dell’opera: una signora seduta in panchina può, ad un tratto, trovarsi accanto la grazia sorprendente della ballerina Simona Atzori e immaginare di muovere con lei i suoi passi; un ragazzo incontrato al parco può essere invitato dai Fuori Contesto a un “Giro in carrozza”, perché provi a guardare la città dall’altezza di una sedia a rotelle; i bambini verranno sorpresi durante i loro giochi dall’arrivo degli angeli del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli e tutti i passanti coinvolti a giocare con la danza nelle parate del Festival”. La manifestazione è organizzata dalla cooperativa sociale Eureka Primo e dall’associazione culturale Fuori Contesto, ed è realizzata con il sostegno di Roma Capitale in collaborazione con Acea e Siae, con l’obiettivo principale di utilizzare l’arte per far riflette su tematiche sociali al motto di: “Io sono fuori, tu sei a posto?”
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