Ho letto con attenzione l’articolo di Maurizio Piccirilli “Natale amaro nella Mezzaluna fertile” e devo dire che presenta una visione che mi lascia perplesso, molto perplesso. Gaza, Betlemme, Nazareth, sono in Palestina. e non mi pare che qui ci sia un Islam che minaccia i cristiani, anzi. Ero in Palestina a Pasqua, ci sono stato in altri periodi ed i rapporti fra la comunità cristiana e qualla musulmana sono a dir poco ottimi. Non altrettanto con il governo nazionalista israeliano, che di ebraico ha ben poco, se non uno sfruttamento intensivo della religione sotto la sfera politica. Ma non si parla affatto del governo israeliano e dei coloni israeliani nell’articolo, bensì di Islam…
Gentile signor Guido, grazie del suo intervento e del dibattito che favorisce. Alcune precisazioni: Nazareth è in Israele. I cristiani in Palestina non sono perseguitati ma vivono le difficoltà di una minoranza. A Gaza sono presenti gruppi jihadisti che minacciano i cristiani, difesi invero da Hamas. Nell’articolo si parla di Islam perché oggi la distorsione di questa religione viene usata per perseguitare le minoranze. E in Occidente l’ignoranza sull’Islam e usata per alimentare sentimenti xenofobi e razzisti.
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