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IN ARRIVO LA WELLBEING CARD, LA CARTA BENESSERE PER LE DONNE MALATE DI TUMORE

L’Italia è uno dei Paesi all’avanguardia nella cura dei tumori. Patologie difficili da accettare, soprattutto se diagnosticato in giovane età. Anche dopo gli interventi e la guarigione, i segni della malattia rimangono sul corpo del paziente. Alcune volte queste cicatrici scompaiono, ma nella maggior parte dei casi non è così. Nella cura delle neoplasie mammarie, lascia sempre sulla donna che ne è colpita segni importanti che, spesso, oltre che l’immagine corporea, arrivano a minare il suo senso di femminilità. Purtroppo, non tutte le donne in cura per una neoplasia hanno la possibilità di sostenere le spese per il recupero del benessere psicofisico.

Per questo motivo, i vertici della Beautiful After Breast Cancer Italia, Susan G. Komen e Iris Roma, la Prof.ssa Marzia Salgarello, il prof. Giovanni Scambia e il Prof. Riccardo Masetti, hanno accolto l’idea e il progetto (pilota su Roma) della paziente Donatella Gimigliano, realizzando così la “Wellbeing card”: una tessera che consente alle pazienti iscritte delle tre associazioni di avere forti benefit nei più svariati settori ( dall’estetica, alla fisioterapia, ai centri medici/estetici, fino ai tattoo, beauty farm, parrucchieri e viaggi), senza sostenere costi troppo elevati. La carta è stata presentata al Policlinico Gemelli in occasione della celebrazione del IV Bra Day (Breast Reconstruction Awareness), la giornata internazionale della “Consapevolezza sulla Ricostruzione Mammaria”, presentata dalla giornalista Annalisa Manduca e patrocinata dal Policlinico Universitario A. Gemelli e S.I.C.P.R.E. (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica).

Tema centrale dell’evento, arricchito anche da una ironica sfilata “in rosa” della griffe Gianfranco Venturi di 20 pazienti oncologiche coordinate dalla coreografa internazionale Adele Leda Lojodice, è stato il diritto alla ricostruzione mammaria dopo un tumore alla mammella.  “Bra Day perché la ricostruzione del seno post tumore sia un diritto e sia offerta a tutte le donne – ha spiegato la Salgarello, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica -. Noi di Beautiful After Breast Cancer pensiamo che il recupero psicofisico sia il fine del percorso di cura”. Dello stesso parere è anche il Prof. Giovanni Scambia, Direttore Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna, che ha sottolineato come “ricostruire una mammella significa ricostruire una persona. Il tema è mettere la persona al centro della cura. E’ il quid pluris che cerchiamo di fare ogni giorno in questo dipartimento che si preoccupa  in modo efficace ed intelligente della salute della donna”.

Edith Driscoll

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