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Cricket: migranti e rifugiati politici in campo per l’integrazione

Sabato 8 e domenica 9 aprile saranno oltre mille a scendere in campo con mazza, guantone e palla, in occasione della “Giornata del cricket per migranti e rifugiati politici”, organizzata in otto città italiane. “Molti nuovi ospiti giungono nel nostro Paese attraverso percorsi difficili, a volte estremi, da terre lontane, martoriate da conflitti: il gioco del cricket è, per queste persone, un punto di riferimento importante del tessuto socio-culturale di origine. L’occasione di poterlo praticare anche in Italia restituisce loro, seppur per un solo weekend, la positiva sensazione di essere a casa”, ha spiegato Fabio Marabini, presidente della Federazione Cricket italiana, promotrice l’evento, con il patrocinio del Coni, dell’Unhcr e della Croce Rossa italiana. In Italia, su circa 2 mila atleti di cricket impegnati a livello agonistico, il 75% ha origine straniera.

Giornata del Cricket

Per la Giornata del cricket verranno coinvolti i rifugiati che sono accolti nei centri Sprar di Torino, Milano, Venezia, Bologna, Roma, Reggio Calabria, Palermo e Marsala. “Il cricket si caratterizza per un livello di prestigio e conoscenza talmente diffusa che lo rendono perfettamente ideale a far comunicare fra loro persone provenienti da ogni angolo del pianeta -sottolinea Fabio Marabini-. Non a caso abbiamo scelto come motto di questo evento ‘Let’s play cricket together’, ‘Giochiamo insieme a cricket’, proprio per ribadire l’importanza dell’attività sportiva, del cricket nello specifico, quale unico, vero, reale collante del dialogo fra le genti”.

Il cricket

Il cricket è uno sport di squadra praticato con mazza, palla e guantone giocato fra due gruppi di undici giocatori ciascuno. E’ il secondo gioco più seguito del mondo. Nato in Inghilterra, almeno nella sua forma moderna, è praticato, oltre che nel paese in cui è nato, principalmente nei paesi del Commonwealth: Bangladesh, India, Sri Lanka, Pakistan, Galles, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe e nei Caraibi anglofoni (Indie Occidentali Britanniche). La lunghezza delle partite (possono durare dalle ore a vari giorni), i numerosi intervalli e la terminologia complicata rendono difficilmente comprensibile questo sport agli spettatori poco esperti. Esistono due varianti: a over illimitati e a over limitati. Nella variante a over illimitati una squadra deve eliminare tutti i battitori avversari due volte per vincere la partita, la durata della quale è di 4 giorni (competizioni domestiche) o 5 (competizioni internazionali, dette Test). Tra le versioni a over limitati le due più in voga sono quella a 50 over (dette One Day International o ODI se giocate dalle nazionali), della durata di un giorno, e quella a venti over (Twenty20), della durata di circa 3/4 ore.

Antonio Di Mola

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