Figliuolo, mi piace più la pazienza e l’umiltà nelle cose avverse che la molta consolazione e devozione nelle prospere. Come mai ti rattristi per una piccola cosa fatta o detta contro di te? Se ti avessero fatto o detto di peggio, non ti saresti dovuto risentire. Ma ora non ci pensar più; non è la prima, ne nuova, ne sarà l’ultima, se ancora tu campi.
Tu sei molto bravo quando non ti succede nulla in contrario. Dai anche buoni consigli e sai con belle parole confortare gli altri; ma appena che una improvvisa tribolazione viene a bussare alla tua porta, il consiglio vien meno e la fortezza.
Pensa alla tua grande fragilità che spesso ti accade di sperimentare in cose da nulla. Ma non di meno tutte queste e simili cose avvengono per tua salute.
RISOLUZIONI: Risolvi di considerare la tua fragilità e debolezza non per iscoraggiarti, ma per umiliarti, e per riflettere come il Signore permette le cadute al fine di renderti più cauto, più umile e diffidente di te stesso.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo
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