VENTI EURO AL MESE PER UNA CASA AI FORI, TRONCA DENUNCIA LA NUOVA AFFITTOPOLI

Una nuova affittopoli scuote Roma Capitale. A denunciarla è stato il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca che ha deciso di accendere i riflettori sui furbetti delle locazioni di appartamenti del Comune pagati pochi spiccioli. E ha promesso di fare guerra ai responsabili: quei dirigenti comunali che non hanno aggiornato i canoni. Sin dal suo insediamento, infatti, l’ex prefetto di Milano ha disposto la verifica del patrimonio immobiliare del Campidoglio. Obiettivo della segreteria tecnica avere un censimento esaustivo delle proprietà. Ad oggi sono stati estrapolati 574 dati riferibili ad appartamenti affittati nel centro storico, é stato reso noto.

E dall’analisi del dossier è emerso che i canoni risultano ampiamente inferiori ai valori minimi di mercato. Insomma case prestigiose nel cuore della Città Eterna ‘svendute’ per quattro soldi. In molti casi si tratta, infatti, di importi di poche decine di euro al mese: ad esempio un alloggio a Borgo Pio, a due passi dal Cupolone, è stato affittato a 10,29 euro al mese, mentre un appartamento in corso Vittorio Emanuele (vicino piazza Navona) a 24,41 euro. Per una casa con affaccio sui Fori c’è chi spende solo 23,36 euro al mese. Più “cara” invece un’abitazione in via del Colosseo: l’affitto è di 25,64 euro.

Al momento a Palazzo Senatorio sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare se vi siano occupazioni abusive. I conti non tornano, infatti, se si controllano i nomi di chi vi abita: sono frequenti le discrasie fra gli intestatari dei contratti e gli attuali occupanti degli immobili. Nella lista dei ‘furbetti’ figurano anche professionisti. Ma in Campidoglio si vuole anche cercare di individuare i dirigenti comunali che si sono occupati in questi anni del patrimonio ed hanno stipulato i contratti.

La loro colpa è quella di non aver aggiornato i canoni di locazione. Infine si cerca di capire quali azioni mettere in campo per rientrare in possesso di questi appartamenti poco fruttuosi per le casse capitoline. Il lavoro di analisi, assicurano dal Campidoglio, proseguirà sull’intero patrimonio dell’amministrazione di Roma Capitale. E non si esclude un interessamento della Procura.