«Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame»
«Abĭit Iesus sabbătis per sata; discipŭli autem eius esuriērunt»
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrifici (Os 6,6), non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
È sabato, giorno consacrato al riposo dell’uomo, riflesso del riposo di Dio al termine dell’opera di creazione (Gn 2,2-3). È i punto d’arrivo della creazione stessa: il riposo, la pienezza di vita, Dio e uomo che godono della compagnia l’uno dell’altro. Tuttavia, proprio in giorno di sabato, i discepoli hanno fame: hanno fame di pane, di vita, di comunione. L’osservanza della Legge non riesce a saziare quella fame; è ciò che Gesù contesta ai farisei: non i precetti, non il sacrificio, ma solo la misericordia realizza il riposo sabbatico.
Tutti gli uomini, anche non ebrei e cristiani, sono fatti per il sabato: per la festa, assetati di gioia; per il riposo, assetati di vita; per il banchetto, assetati di comunione. E malgrado sacrifici e benessere, virtù e divertimenti, quella sete non è mai estinta: perché l’uomo non è signore del sabato!
Non può darsi da sé quella gioia, quella vita e quella comunione che cerca: se crede di trovarle nel possesso dei beni o nel rapporto d’amore con una persona, rimane deluso. Ma ecco che Gesù passa attraverso il mondo: è lui il Signore del sabato, che offre ristoro ad ogni fatica (Mt 11,28); è lui il campo di grano, che sazia ogni fame (Gv 6,35); è lui la misericordia, che copre ogni peccato (Mt 9,2; Lc 7,48). Affrettiamoci dunque ad entrare nel sabato (Eb 4,11)!
Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Italia e d'Europa. Siena, 25/03/1347-Roma,…
Italia-Somalia: la rotta della solidarietà. In risposta alla recente epidemia di colera in Somalia, le…
Il Terzo Settore, in Italia, indica l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro,…
Il programma di governo di papa Francesco è il Vangelo. Inutile inseguire il progetto del…
Papa Francesco la chiama “cultura dello scarto” e avverte che non c’è inclusione senza fraternità.…
Zahr non può procurarsi i farmaci né continuare le terapie mediche necessarie per i suoi…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni