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Curiosity festeggia sei anni di attività su Marte

Curiosity festeggia il suo sesto anno di attività su Marte. Il rover della Nasa, che ha contribuito ad ampliare in modo significativo le nostre conoscenze sul pianeta rosso, ha posato le sue ruote nel cratere Gale alle 7.31 (ora italiana) del 6 agosto 2012. Un luogo, situato in prossimità del monte Sharp alto 5.000 metri, composto da un ammasso di sedimenti presumibilmente depositati dall'acqua e che custodiscono i segreti del passato del pianeta rosso.

La discesa su Marte

Partito da Cape Canaveral a bordo del razzo Atlas V541, il 26 novembre del 2011, il rover laboratorio – uno dei più evoluti e complessi robot mai costruiro dalla nasa – ha iniziato il suo viaggio di otto mesi verso Marte. La discesa nell'atmosfera del pianeta, per poi atterrare sul suolo marziano, è durata sette minuti. Un insieme di delicatissime operazioni hanno garantito un atterraggio morbiddo a un corpo in caduta di circa una tonnellata di peso. Un lasso di tempo che gli scienziati della Nasa hanno definito “Sette minuti di terrore“. 

Le scoperte

Il 17 dicembre 2012, in una depressione del cratere, Curiosity aveva individuato il sito di un grande lago d'acqua dolce ora asciutto, dove c'erano stati tutti gli ingredienti chimici favorevoli alla vita. Tre anni più tardi, alle pendici del monte Sharp, Curiosty ha scoperto tracce dell'esistenza in passato di altri laghi esistiti per decine di migliaia di anni. Proprio analizzando i minerali argillosi che risalgono a 3,5 miliardi di anni fa, sedimenti di uno degli antichissimi laghi individuati dalla missione, di recente è arrivata la scoperta più importante del rover: la presenza di molecole organiche. 

Il successore di Curiosity

Nel frattempo la Nasa sta lavorando al successore di Curiosity, ovvero la missione Mars2020. Il nuovo rover, il cui lancio è previsto nel 2020, perforerà la superficie di Marte e metterà anche da parte dei campioni destinati a una possibile missione per portarli sulla Terra. Intanto Curiosity, che a fine 2018 dovrebbe chiudere la seconda fase della sua missione, aspetta l'arrivo, previsto in novembre, dell'ultima sonda lanciata dalla Nasa sul pianeta rosso, Insight, che studierà il cuore di Marte.

 

 

 

Manuela Petrini

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Manuela Petrini
Tags: martenasa

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