Il palazzo della Borsa si tinge di rosso Ferrari, con le bandiere della casa di Maranello sulla facciata. A Piazza Affari debutta il titolo del Cavallino Rampante dopo la separazione da Fca. L’avvio delle contrattazioni è iniziato alle 9:00. Alla cerimonia partecipa anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Davanti al Palazzo, come era avvenuto a New York in occasione della quotazione a Wall Street, è esposta l’intera gamma di Maranello: una decina di modelli tra i quali la F12 Tdf.
Il titolo ha toccato un minimo di 41,5 euro, quota a 43,23 euro, sui massimi di seduta, riavvicinandosi ai 44 euro per azione della chiusura di New York del 31 dicembre e valorizzando l’intera società 8,17 miliardi di euro. Frena invece Fca, che tratta senza più le azioni della Rossa tra i suoi asset. Il titolo scende a 8,48 euro, dopo aver toccato un massimo di 8,89 euro. La capitalizzazione del gruppo ammonta 10,9 miliardi di euro, contro i 16,6 miliardi di euro dell’ultima seduta dello scorso anno. Allora però la società guidata da Sergio Marchionne deteneva ancora l’80% di Ferrari, il cui valore, alle quotazioni attuali, è pari a 6,5 miliardi.
“Con la quotazione si è aperto un nuovo capitolo. E’ un nuovo traguardo, una nuova partenza – dice il presidente di Ferrari Marchionne dopo il debutto della Rossa in Borsa – Competere sul listino di Milano per la Ferrari è come tornare alle origini”. La quotazione a Milano di Ferrari, dopo quella di New York, “è un gesto importante che credo debba essere seguito da altre realtà quotate fuori – afferma il presidente del consiglio Matteo Renzi -. Il 2016 vorrei che fosse l’anno in cui smettiamo di recuperare i ritardi e cominciamo a correre più forte degli altri. In bocca al lupo”.
Il premier ha voluto ringraziare i vertici di Fca e di Ferrari per la quotazione anche a Milano della casa automobilistica. “Forse – ha detto – Marchionne lo avrebbe fatto comunque ma in un viaggio a Melfi con lui e John Elkann avevamo chiesto tre cose: sfruttare appieno il jobs act e con le assunzioni a Chieti è stato fatto, non dimenticare l’Ilva e su questo ci sono segnali importanti, e quotare anche a Milano”. Renzi ha poi rivendicato “i risultati” della Borsa Italina,che ha chiuso un 2015 con un +13,2%, aggiungendo che questa è una “straordinaria occasione per gli investitori, per chi crede che la bellezza si coniughi all’innovazione e all’ingegneria”.
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