Reverendo don Aldo,
sono Lucia, mamma di tre bambini che dall’8 marzo sono tutti in didattica a distanza. Abbiamo dovuto riorganizzare il nostro piccolo appartamento, dividendo la casa in tre “aule”, una per figlio.
Fortunatamente io sono una casalinga e quindi non trovo difficoltà ad organizzarmi per stare con loro, però devo dire che pensare di tenerli tanto tempo, tutti e tre insieme dentro casa, mi preoccupa veramente tanto. Vedo i miei figli cambiare sotto i miei occhi, hanno paura di uscire, li vedo sempre più introversi.
Per carità, la mia non vuole essere una polemica, perché capisco benissimo che al momento l’emergenza sanitaria sembra essere fuori controllo e comprendo la necessità di chiudere le scuole e l’inasprimento delle misure di sicurezza.
Vorrei però accendere un faro sulle difficoltà delle famiglie che non hanno la possibilità di lavorare in smartworking, oppure di quanti che non sono fortunati come noi che abbiamo avuto la possibilità di avere dalla scuola dei dispositivi su cui fare lezione a distanza.
Caro don Aldo, la situazione mi sembra molto preoccupante… speriamo che questa situazione si risolva presto, per poter tornare tutti alla normalità.
Un caro saluto, Lucia F. (Perugia)
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