Una persona su tre ha ancora dei sintomi Covid a distanza di due anni dall’infezione. Lo evidenzia uno studio condotto dalle università dell’Insubria e di Udine.
Più di un terzo dei pazienti che si sono infettati durante la prima ondata della pandemia ha ancora sintomi di long-Covid più di due anni dopo l’infezione. È il risultato di uno studio condotto dalle università dell’Insubria e di Udine pubblicato sulla rivista Open Forum Infectious Diseases.
La ricerca ha coinvolto 230 pazienti seguiti al Presidio Universitario Ospedaliero di Udine e che avevano contratto Covid-19 tra marzo e maggio 2020. I pazienti sono stati contattati a intervalli regolari fino a novembre 2022 per verificare la presenza di sintomi post-Covid. Il 36,1% aveva ancora sintomi all’ultima rilevazione e la metà di essi soffriva di almeno tre problemi correlati a Covid.
I più comuni erano fatigue e problemi reumatologici (14,4%); diffuse anche depressione e ansia (9,6%). I ricercatori hanno inoltre scoperto che la vaccinazione, effettuata dopo l’infezione, non aveva nessun effetto sui sintomi post-Covid. Le donne, inoltre, avevano un rischio più che doppio rispetto agli uomini di soffrire di long-Covid e di avere un numero maggiore di sintomi. Più alto il rischio anche in chi soffriva di malattie croniche.
Fonte: Ansa
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