Salute e Benessere

Coronavirus e robotica: ecco come si sconfigge la paura dei contagi

Il lavoro oggi è sempre più tecnologizzato: robot per la telemedicina, macchine intelligenti per la ventilazione, per l’assistenza dei pazienti e anche per la sanificazione degli ambienti. Ma quanto è davvero utile tutta questa tecnologia? Un questionario aiuterà lavoratori e imprese a capire come la tecnologia robotica e non solo può migliorare la convivenza con il coronavirus e ridurre il rischio di contagi.

Chi ha studiato il questionario sulla robotica

Lo ha lanciato l’Istituto di robotica e macchine intelligenti (I-Rim) italiano. A metterlo a punto, le ricercatrici dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), Alessandra Sciutti e Maria Fossati. Insieme alla studiosa Fiorella Battaglia, dell’Università Ludwig-Maximilians di Monaco, Valentina Calderai, dell’Università di Pisa e Monica Pivetti, dell’Università di Bergamo.

Il mondo è cambiato

Il questionario si propone, attraverso 50 domande, di indirizzare esperti, accademici e maker membri di I-Rim a sviluppare nuove soluzioni tecnologiche di rapida realizzazione. L’obiettivo è diminuire i rischi di contagio. Per Antonio Bicchi, presidente di I-RIM, “il mondo è cambiato e continuerà a cambiare per fronteggiare la pandemia. Per affrontare questo cambiamento – aggiunge lo studioso – riteniamo sia necessario stabilire un dialogo vivace e aperto con la società. Mettere il cittadino al centro dello sviluppo delle tecnologie. L’obiettivo – chiarisce Bicchi – non è limitato a un’analisi a breve termine. Dobbiamo essere in grado di recepire gli stimoli e creare scenari che ispirino la ricerca di base. Tutto ciò per affrontare i problemi chiave della robotica e delle macchine intelligenti”.

Scoprire come le misure di distanziamento influiscano sulla vita quotidiana delle persone

Per Sciutti, “studiare come i robot possano collaborare al meglio con noi e diventare membri effettivi della nostra società è un passo cruciale affinché essi siano davvero al nostro fianco per aiutarci. Il nuovo questionario – conclude la studiosa – ci permetterà di conoscere le esigenze e le necessità dei cittadini emerse in questi mesi, e di capire come sia possibile migliorare le condizioni di lavoro con l’aiuto della tecnologia”.

Rossella Avella

Recent Posts

Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa

Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Italia e d'Europa. Siena, 25/03/1347-Roma,…

29 Aprile 2024

Italia-Somalia: il ponte della solidarietà

Italia-Somalia: la rotta della solidarietà. In risposta alla recente epidemia di colera in Somalia, le…

29 Aprile 2024

Il programma di governo del Papa è il Vangelo

Il programma di governo di papa Francesco è il Vangelo. Inutile inseguire il progetto del…

29 Aprile 2024

Terzo Settore, attualità e prospettive di sviluppo per stare più vicini a chi soffre

Il Terzo Settore, in Italia, indica l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro,…

29 Aprile 2024

La barbarie di emarginare la disabilità

Papa Francesco la chiama “cultura dello scarto” e avverte che non c’è inclusione senza fraternità.…

29 Aprile 2024

Testimonianze dalla Striscia di Gaza

Zahr non può procurarsi i farmaci né continuare le terapie mediche necessarie per i suoi…

29 Aprile 2024