Si è ancora in tempo per evitare un altro caso come quello dello stadio Flaminio, dell'ippodromo di Tor di Valle o del velodromo. Si è ancora in tempo per evitare la chiusura dell'ippodromo di Capannelle, che dal primo gennaio scorso ha tirato giù la saracinesca: niente più corse, almeno fin quando non sarà trovata una soluzione.
E' per questo che stamattina una cinquantina di esponenti dell'ippica si sono ritrovati sotto al Campidoglio: nel mirino la giunta Raggi, ritenuta colpevole della situazione. La Hippogroup Roma Capannelle Srl, società che gestisce lo storico ippodromo, ha preso la decisione di non ripartire con il nuovo anno vista la posizione formalmente assunta dall'Amministrazione di Roma Capitale in merito al canone di concessione, quantificato retroattivamente in oltre due milioni e mezzo di euro annui, e alla durata del rapporto concessorio del comprensorio dell'ippodromo. Gli ippici – come riferisce l'Agi – hanno srotolato striscioni contro Virginia Raggi e l'amministrazione pubblica: “Raggi stai uccidendo l'ippica romana”, “Giu' le mani dall'ippodromo” e “Capannelle=Flaminio. Grazie Frongia” quelli esposti. I presenti chiedono di poter incontrare la sindaca.
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