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Municipio VIII, Raggi scioglie il consiglio. Le deleghe al Campidoglio: “Garantiremo i servizi”

Alla fine, come in parte ci si poteva aspettare, Paolo Pace, il dimissionario presidente del Municipio VIII, non è tornato indietro. La revoca non è arrivata e, negli ultimi sette giorni, gli scontri tra amministrazione locale e centrale non sono mancati. Nel rimpallo di responsabilità, come spesso accade, a subire le conseguenze è stato un territorio che, nell’ultimo periodo, ha continuato a navigare a vista, senza una guida concreta. Nella serata dell’11 aprile, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha fornito la soluzione: consiglio sciolto e deleghe presidenziali assunte dalla stessa prima cittadina. Scongiurata, dunque, almeno per il momento, la paventata ipotesi del commissariamento.

Deleghe alla giunta

L’avvicendamento, almeno sulla carta, è molto semplice: sciolto il consiglio, il ruolo dei suoi membri sarà assunto dalla giunta capitolina, mentre le funzioni del presidente saranno svolte dalla sindaca. Un piano che, stando alle parole della stessa Raggi, assicurerà “il massimo impegno nei confronti dei cittadini del Municipio VIII. Sia io che gli assessori ci adopereremo fin da ora in modo che siano garantiti i servizi e la normale amministrazione”. Una soluzione, questa, che non prescinderà dalla prosecuzione del lavoro per il territorio che, da parte dell’amministrazione pentastellata, è stato finora congiuntamente svolto con l’istituzione locale. Questo, almeno, quanto fatto sapere via Facebook dal governo M5S capitolino. La strategia della sindaca, però, appare comunque come un rimedio temporaneo.

In attesa delle elezioni

L’incognita è capire quando verranno svolte le nuove elezioni, a gran voce invocate dalle opposizioni che, al pari della maggioranza della consiliatura, si trovano in questo momento fuori dalla sede amministrativa. Certo è che la frattura tra Pace e la maggioranza pentastellata in Campidoglio è stata alquanto dolorosa, se non altro per i termini dell’addio. L’ormai ex minisindaco, infatti, aveva rinunciato al suo incarico per mancanza di sinergia fra Municipio e Campidoglio, specificando come, in una condizione di “continua delegittimazione” del suo operato, fosse impossibile lavorare. L’onere di amministrare in modo diretto il Municipio VIII, assunto dalla sindaca, non sarà certo di poco conto: il territorio dell’ottava circoscrizione (ex Municipio Roma XI), infatti, comprende territori particolarmente sensibili (rientranti nel cerchio della via Ostiense), tra i quali i quartieri di Garbatella e Tor Marancia.

redazione

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