E'partito alle 14,00 da Piazza della Repubblica, a Roma, il corteo “antirazzista, contro le discriminazioni”, a favore dei migranti, che ha visto sfilare fino a piazza del Popolo associazioni, movimenti e sindacati, oltre a rifugiati e richiedenti asilo e centri sociali da tutta Italia. Numerose le associazioni aderenti: dall'Usb alla Coalizione Internazionale Sans-Papiers, ai movimenti per i diritti all'abitare fino ai No Tav.
Almeno 15 mila persone, dicono gli organizzatori, hanno seguito lo striscione che apre la manifestazione “Diritti senza confine”, seguito da slogan quali “Mai con Renzi, mai con Salvini. Respingiamoli” e “Non siamo pacchi postali”. I partecipanti hanno più volte intonato cori a favore dello Ius Soli (“diritto del suolo”), espressione giuridica che indica l'acquisizione della cittadinanza per essere nati in Italia, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.
“Siamo quelli che vengono confinati in centri di accoglienza e nelle periferie”, gridano gli organizzatori. “Siamo disoccupati e senza casa. Siamo uomini e donne colpiti in questi anni da leggi infami. E' la nostra giornata. E' la giornata degli esclusi, degli invisibili. Sfileremo per le strade di Roma. Ci riprenderemo la nostra dignità. Abbiamo sete di diritti e libertà”.
Imponenti le misure di sicurezza: centro storico blindato per una manifestazione che, secondo la Questura di Roma, è da considerarsi ad alto rischio “infiltrazione” di elementi violenti provenienti da altre città. Numerosi i divieti, da quello di indossare caschi e di usare fumogeni e artifici pirotecnici al rafforzamento dei controlli su persone, borse e zaini lungo tutto il tragitto.
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