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Anche a Roma l’Istituto di cultura coreana, è il più grande d’Europa

Un angolo della Sud Corea a Roma. Ha aperto i battenti l’Istituto culturale coreano, una vetrina della Corea del Sud e della sua vivace cultura, conosciuta in Italia solo per il cinema e le mode musicali giovanili, inaugurato con una cerimonia alla quale hanno partecipato artisti dello spettacolo. Si tratta del 36mo Istituto di cultura aperto nel mondo da Seul durante la presidenza della signora Park Geun-hye, che sulla produzione ed esportazione della cultura ha fatto una delle priorità del suo governo.

E’ il decimo inaugurato in Europa, dove però è il più grande: due volte quelli di Parigi e di Londra, ha spiegato il viceministro della cultura sudcoreano, Kim Kab-soo, volato a Roma per la cerimonia, alla quale ha partecipato la sua omologa italiana, sottosegretario alla Cultura Ilaria Borletti Buitoni.

La presidente Park, ha sottolineato Kim, ha un rapporto privilegiato con l’Italia e il proposito di tenere a battesimo l’Istituto fu proposto durante la sua visita ufficiale in Italia nel 2014. La palazzina settecentesca è stata restaurata per far posto al centro, “nella speranza che questi spazi creino un’armonia fra le culture coreana e italiana, fra Oriente e Occidente, ha detto da parte sua il direttore artistico e addetto culturale dell’ambasciata sudcoreana a Roma, Kim Minkyung, che ha fatto gli onori di casa in abito tradizionale del suo Paese, ricordando che oltre ai corsi gratuiti di arti marziali, lingua e cucina, musica tradizionale, musica pop in stile coreano (il cosiddetto K Pop, che si sta ritagliando una nicchia di appassionati nelle giovanissime generazioni italiane), jazz moderno e make-up tradizionale e moderno, l’Istituto metterà a disposizione le sue sale per mostre e manifestazioni musicali.

Il direttore ha quindi rimandato alla Korean Week, festival di cultura che si terrà a Roma dal 21 al 26 di novembre. Per l’inaugurazione è stato allestito uno spettacolo cui hanno partecipato artisti di punta in Corea del Sud, come il complesso di musica sciamanica tradizionale Hyojoo Kang e Sain Nori, il campione mondiale di “Beat Box” Bic Road, un ‘boy group dedito all’hip hop e alla breakdance acrobatica (Gambler Crew) e, a riprova dell’espansione della cultura musicale giovanile fra i giovani europei, il gruppo di K-Pop Karma, composto da quattro ragazze italiane, di Milano.

redazione

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