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USA, MASSACRO IN UN LOCALE GAY: 20 MORTI. UCCISO L’AGGRESSORE

Momenti di puro terrore in una discoteca gay di Orlando, in Florida. Un uomo è entrato nel locale e ha cominciato a sparare all’impazzata uccidendo più di 20 persone, secondo i media locali. L’attentatore si è poi barricato all’interno del club tenendo in ostaggio diverse persone per ore. Numerosi i feriti, circa una quarantina da quanto riportato dalla polizia di Orlando, mentre l’assalitore, dopo ore di trattative, è morto. Il Pulse Club, il locale in cui l’uomo si era chiuso con gli ostaggi, aveva pubblicato subito dopo l’assalto un messaggio sulla propria pagina Facebook: “Tutti escano fuori dal Pulse di corsa”.

“Si tratta di una tragedia per nostra comunità. Ci sono diversi morti, almeno 20. E 42 persone sono state trasportate in ospedale”, ha dichiarato John Mina, sceriffo della contea di Orange County in una conferenza stampa che si è tenuta alle prime luci dell’alba. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo ha fatto irruzione nel locale gay e ha cominciato a sparare all’impazzata. Si è poi barricato dentro al club dove ha tenuto in ostaggio diverse persone. Mentre gli agenti all’esterno stavano “rispondendo ai colpi”, riferivano i media locali, gli ostaggi rinchiusi nel club chiedevano aiuto con messaggi su Twitter. “Quattro di noi sono ancora nascosti – scriveva uno di loro – le luci sono spente nel club. I poliziotti sono qui, ma non sono ancora entrati”.

Fuori dalla discoteca, poco prima della notizia della morte dell’aggressore, era stata sentita una forte esplosione da un reporter di una tv locale mentre era in diretta. Il giornalista ha parlato di un ordigno fatto brillare dalla polizia che, infatti, era arrivata sul luogo dell’attacco con i cani anti-bomba. La notizia dell’utilizzo dell’esplosivo è stata confermata dalla polizia.

Al momento della sparatoria, secondo un testimone, c’erano almeno 100 persone nel locale frequentato dalla comunità Lgbt, quando l’uomo vi ha fatto irruzione e ha cominciato a sparare contro il soffitto e sulla folla. “Ero lì – racconta Ricardo J. Negron Almodovar su Twitter – Un uomo ha aperto il fuoco intorno alle 02:00 di notte. La gente sulla pista da ballo e il bar si è buttata a terra e alcuni di noi che erano vicino al bar e alla uscita sono riusciti a raggiungere l’esterno. Siamo corsi fuori. Io sono sano e salvo a casa. Spero che anche gli altri stiano bene”.

Ancora nessuna ipotesi concreta è stata fatta sul movente, anche se l’Fbi ha parlato genericamente di “terrorismo”, senza specificare se si tratti di terrorismo interno o internazionale. Anche se tra i media girano ipotesi in merito a collegamenti con matrice islamica. Intanto i social sono stati inondati delle immagini dei soccorsi, ambulanze, polizia e corpi a terra o sulle barelle, scattate da chi è riuscito a scappare dall’ennesima follia omicida.

Milena Castigli

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