L’Unione europea aderisce alla Convenzione di Istanbul, trattato internazionale che prevede l’applicazione di norme penali minime per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica entrerà in vigore nell’Unione europea il 1° ottobre 2023. Il trattato internazionale, meglio noto come “Convenzione di Istanbul” è stato ufficialmente ratificato oggi a Strasburgo, alla presenza del segretario generale dell’istituzione paneuropea Marija Pejčinović Burić, del rappresentante permanente della Svezia, l’ambasciatore Mårten Ehnberg, in quanto rappresentante della presidenza di turno del Consiglio Ue, e della commissaria europea per la parità Helena Dalli che ha dichiarato: “Per vivere in un’Ue giusta ed equa, le donne e le ragazze devono poter vivere libere dalla paura, dalla violenza e dall’insicurezza quotidiana”.
Con la ratifica, sempre la commissaria, l’Ue si impegna a garantire “l’applicazione di norme penali minime per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica e invia il messaggio che la lotta contro queste forme di violenza è una priorità”. L’Ue è il 38° firmatario della Convezione, a cui aderiscono tutti gli Stati membri dell’Ue, ma è stata ratificata per ora da 21 Paesi europei. La ratifica da parte dell’Ue arriva, in ordine di tempo, dopo quella di Ucraina, Regno Unito e Repubblica di Moldova. Secondo Marija Pejčinović Burić, il Consiglio ha un “ruolo pionieristico nella lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”, ed è propulsore di “un circolo virtuoso” in questo ambito.
Fonte: Angesir
Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Italia e d'Europa. Siena, 25/03/1347-Roma,…
Italia-Somalia: la rotta della solidarietà. In risposta alla recente epidemia di colera in Somalia, le…
Il programma di governo di papa Francesco è il Vangelo. Inutile inseguire il progetto del…
Il Terzo Settore, in Italia, indica l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro,…
Papa Francesco la chiama “cultura dello scarto” e avverte che non c’è inclusione senza fraternità.…
Zahr non può procurarsi i farmaci né continuare le terapie mediche necessarie per i suoi…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni