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Unione europea: in aumento i casi di morbillo

Sono in aumento i casi di morbillo nell’Unione europea e nello spazio economico europeo. Le previsioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. 

Unione europea: in aumento i casi di morbillo

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Ecdc, prevede che i casi di morbillo continueranno ad aumentare nell’Ue e nello Spazio economico europeo nei prossimi mesi a causa della copertura vaccinale non ottimale, dell’elevata probabilità di importazione da aree ad alta circolazione, e del fatto che i prossimi mesi rappresentano il picco stagionale. Nel 2023, sono stati segnalati all’Ecdc 2.361 casi, per oltre il 74% in Romania. Tra gennaio e inizio febbraio è aumentato il numero di Paesi che hanno segnalato casi di morbillo, e in due Paesi sono stati segnalati sette decessi: sei in Romania  e uno in Irlanda.

“Nessuno dovrebbe morire di morbillo”, afferma Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc. “L’aumento dei casi di morbillo, una malattia altamente contagiosa ma prevenibile con il vaccino, ricorda chiaramente che tutti gli Stati membri dovrebbero massimizzare gli sforzi per raggiungere e mantenere un’elevata copertura vaccinale per tutte le malattie prevenibili con il vaccino. I vaccini rappresentano un modo sicuro ed efficace per ridurre il carico sanitario delle malattie infettive ed evitare inutili perdite di vite umane”, “La tendenza all’aumento dei casi di morbillo in tutta Europa è preoccupante”, afferma la commissaria Ue per la Salute Stella Kyriakides. E’ “una malattia estremamente contagiosa che può provocare gravi complicazioni, soprattutto nei bambini e nelle persone vulnerabili”.

Verificare il proprio stato vaccinale sul morbillo e quello dei propri figli. E’ l’appello della commissaria Ue per la Salute Stella Kyriakides di fronte all’aumento dei casi segnalato da Ecdc. “Invito tutti a verificare il proprio stato vaccinale – afferma – e i genitori ad assicurarsi che i vaccini dei propri figli e dei giovani siano aggiornati”. L’impatto potenziale più elevato del morbillo, ricorda il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, riguarda i bambini troppo piccoli per essere vaccinati, di solito quelli di età inferiore ai 12 mesi, a seconda dei programmi nazionali. Anche i bambini non vaccinati sotto i cinque anni corrono un rischio maggiore, poiché il morbillo può avere diverse complicazioni in questa fascia di età. Una copertura vaccinale elevata, pari o superiore al 95% della popolazione vaccinata con due dosi di vaccino, è essenziale per interrompere la trasmissione in un paese o comunità.

Fonte Ansa

redazione

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