Riaffiora a Parigi lo spettro delle violenze nelle banlieue dove, per la terza notte consecutiva, si sono verificati violenti scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti. Le violente proteste si sono verificate nel sobborgo settentrionale di Aulnay-sous-Bois.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso ed esplodere la rabbia dei manifestanti è la violenza di quattro poliziotti ai danni di un giovane fermato, pestato e, secondo le accuse, sodomizzato con un manganello. Il fermo era avvenuto giovedì a Aulnay-sous-Bois, dove i quattro rappresentanti delle forze dell’ordine avrebbero inseguito, picchiato e usato violenza contro il giovane, Theo, 22 anni, durante un controllo di identità degenerato per un diverbio.
L’aggressione ai danni del 22enne si è verificata nei pressi di una telecamera di sicurezza che ha ripreso l’intera vicenda. Il video, diffuso dai media, ha suscitato rabbia e indignazione. Il primo ministro Bernard Cazeneuve ha chiesto “fermezza” contro i responsabili delle violenze. Ieri si è svolta a Aulnay una marcia di sostegno al giovane Theo e di protesta contro la polizia, oggi le madri del quartiere hanno chiesto che la polizia non stringa più d’assedio la zona.
La Procura non ha ancora potuto ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, ma il 22enne è finito in ospedale a causa delle gravi ferite riportare nella zona rettale. E’ stato sottoposto ad un’operazione chirurgica, in seguito alla quale ha ricevuto 60 giorni di prognosi.
Nella serata di domenica uno degli agenti è stato incriminato per stupro, gli altri tre per violenza volontaria e tutti e quattro sono stati messi in stato di fermo e sospesi dal servizio. Il procuratore di turno ha aperto un’indagine per “aggressione armata da parte di persone investite di autorità pubblica”.
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