Una nuova forte scossa di magnitudo 6.5 ha fatto tremare l’Italia centrale alle 7.40 di questa mattina. Il terremoto, con epicentro a Norcia, vicino Perugia, è stato avvertito anche a Roma, Firenze e Bolzano. La scossa ha avuto origine a 10 chilometri di profondità. Il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, ha comunicato che al momento ci sono diversi feriti, ma non si hanno notizie di vittime.
Nel frattempo sale il numero degli sfollati nelle Marche: dopo la scossa delle 7.40 di domenica 30 ottobre, le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazione sono salite a 25 mila. Il dato aggiornato rilevato dai tecnici della Protezione civile dopo l’ultima scossa di terremoto. “Il numero – commenta il presidente della regione Luca Ceriscioli – è più che raddoppiato rispetto all’inizio del sisma. Ed è variabile, nel senso che dobbiamo considerare chi è ancora in casa e dovrà uscire e chi viceversa chi potrà rientrare. Ma è un numero enorme di persone”.
“Dobbiamo assolutamente difendere ed assicurare la ricostruzione del territorio“. E’ quanto chiede il presidente Mattarella sottolineando che i cittadini colpiti dal sisma devono vedersi “garantito il diritto di poter vivere con tranquillità nelle proprie case”. “Lo Stato deve essere loro vicino perchè vengano superate queste difficoltà”, ha detto parlando con i giornalisti a Gerusalemme. “Il fatto che non ci siano vittime ci da sollievo ma non impedisce che ci si renda conto della gravità di quello che è accaduto, delle gravi conseguenze del terremoto”, ha aggiunto il presidente Mattarella che da questa mattina è in costante contatto con Roma per avere informazioni continue sulle conseguenze della nuova scossa. “Molte persone hanno perso le proprie case e molte altre hanno paura a rientravi e ciò accade in una vasta parte del nostro Paese”, ha aggiunto Mattarella. Occorre quindi “assicurare la ricostruzione del territorio” e “esprimere a tutti sostegno e grande solidarietà”, ha concluso il capo dello Stato.
Secondo le ultime informazioni sono oltre un centinaio i comuni marchigiani che hanno registrato dei crolli all’interno del loro territorio. Inoltre è in corso il trasferimento di circa mille sfollati verso le strutture ricettive della costa. Nelle Marche stanno operando sul territorio circa 6.000 volontari – 450 del sistema regionale, 10 provenienti dall’Abruzzo, 75 della Croce Rossa Italiana e 60 dell’Anpas – affiancati da alcune squadre del pronto intervento.
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