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Scuola, il vademecum del Miur ma è ancora braccio di ferro

Poche ore al rientro a scuola ma il dibattito (politico e non solo) sul piano anti-Covid non accenna a fermarsi. Anche se, nelle ultime ore, è stata trovata la quadra per garantire almeno un ritorno sui banchi regolare. Da domani, 10 gennaio, gli studenti di (quasi) tutta Italia riprenderanno le attività scolastiche in presenza, col Miur a diramare una nota operativa destinata alle scuole con le principali indicazioni per il rientro degli scolari di tutte le fasce d’età. I chiarimenti riguarderanno gli istituti scolastici che riapriranno le porte già da lunedì. Alcune Regioni infatti, in virtù dell’emergenza sanitaria che allunga progressivamente il bilancio di positivi e ricoveri, hanno deciso di posticipare ulteriormente la data del ritorno in classe (Campania e Puglia  in primis).

Scuola, piano rientro per infanzia ed elementari

Per chi ripartirà il 10 gennaio, il Miur ha disposto regole leggermente variabili a seconda del tipo di scuola. In merito agli Asili nido e le scuole dell’infanzia, ad esempio, con un caso di positività si andrà a sospendere l’attività didattica dell’intera classe, con quarantena che avrà la stessa durata e con test molecolare o antigienico negativo. Per quanto riguarda le elementari, un caso di positività non interromperà le lezioni ma verrà raccomandato il consumo del pasto a mensa rispettando una distanza interpersonale di almeno 2 metri. La sorveglianza verrà attuata con un test antigienico, rapido o molecolare, il quale andrà svolto entro pochi giorni dall’informazione del caso di positività. Dopo cinque giorni dovrà essere ripetuto. Alle scuole elementari, inoltre, l’attività didattica in presenza verrà sospesa in caso vi siano due positivi o più.

Medie e superiori

Discorso diverso per gli studenti più grandi. Alla scuola media e superiore, gli studenti proseguiranno la didattica in presenza con l’obbligo di indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni. Anche in questo caso si sconsiglia il consumo dei pasti, a meno che non venga mantenuta una distanza di almeno 2 metri. Per quanto riguarda i casi di positività, l’interruzione delle lezioni verrà decisa in base al ciclo vaccinale primario degli studenti. Qualora ve ne siano alcuni che non lo abbiano ancora concluso o siano passati più di 120 giorni dalla conclusione, per loro scatterà la Dad per 10 giorni. Con test negativo finale per poter rientrare in classe. La didattica in presenza potrà proseguire per gli studenti guariti da meno di 120 giorni o che abbiano concluso il ciclo vaccinale primario.

Damiano Mattana

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