La diretta dell’incoronazione di Re Carlo III e della Regina Camilla, sua consorte. L’entrata solenne dei sovrani nell’abbazia è stata preceduta dalla parata delle insegne reali e delle “regalie”, i simboli della cerimonia: le due corone (in particolare quella di Sant’Edoardo usata solo in quest’occasione), i due scettri, il globo, e la spada rituale retta per la prima volta da una donna, la ministra Penny Mordaunt, in veste di Lord President of Council in seno al governo Tory in carica. La regina Camilla è avanzata nella navata coi paggi che le reggevano le code del lungo mantello, seguita da re Carlo III. La loro processione è stata accompagnata dal canto in latino del “vivat” insieme ad altri inni religiosi.
Re Carlo III è stato formalmente incoronato nell’abbazia di Westminster con la deposizione sul suo capo della Corona di Sant’Edoardo il Confessore. L’atto si è compiuto dopo l’unzione religiosa con l’olio santo del sovrano (inginocchiato dietro un paravento) e il solenne giuramento nella mani dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, di fedeltà alla leggi del Regno, alla Chiesa d’Inghilterra ” e alla sua “fede protestante”. Ma anche di rispetto delle credenze di tutti i suoi sudditi. Prima del giuramento il monarca era stato “presentato” da vari araldi all’assemblea, da cui s’è levata l’invocazione “God Save the King Charles”.
“Sono qui per servire non per essere servito“: è la formula rituale con cui re Carlo, ha risposto, invocando l’esempio “del Re dei Re”, Gesù Cristo, ha risposto al bambino del coro dell’abbazia di Westminster che lo ha accolto per la solenne liturgia dell’incoronazione. E’ stato quindi l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, primate della Chiesa anglicana e officiante chiamato a presiedere il rito, a introdurre la cerimonia religiosa con una breve preghiera accompagnato a un appello alla fraternità cristiana, al sostegno reciproco tra i fedeli e tra tutte le persone di buona volontà.
Niente più riferimenti limitativi al ruolo di “regina consorte”, da oggi Camilla diventa anche ufficialmente “Sua Maestà la Regina”. Punto e basta. A certificarlo è la copertina dell’Order of Service diffuso da Buckingham Palace prima dell’inizio della cerimonia che la vedrà incoronata formalmente al fianco di re Carlo nell’abbazia di Westminster. Il documento fa riferimento infatti alla “Incoronazione delle Loro Maestà il Re Carlo III e la Regina Camilla”. L’indicazione di “regina consorte” era stata utilizzata per Camilla nei primi mesi dopo l’ascesa al trono della coppia, seguita alla morte della regina Elisabetta II, l’8 settembre 2022: in qualche modo come forma di rispetto per evitare sovrapposizioni con il titolo di regina tout court, legato per oltre 70 anni alla figura della monarca defunta. Tutte le consorti donne dei re – nella storia della monarchia britannica e non – hanno peraltro tradizionalmente diritto al titolo di regina.
Sono a Westminster per assistere alla cerimonia di incoronazione di re Carlo III vari ministri del governo di Rishi Sunak, il sindaco di Londra, Sadiq Khan, il leader dell’opposizione laburista, Keir Starmer. I ministri, arrivati in gruppo, sono quelli alla Difesa, Ben Wallace, il vice primo ministro Oliver Dowden, il viceministro dell’Interno, Tom Tugendhat, all’Industria e Commercio, Kemi Badenoch. Lo scrive la Bbc.
Fonte Ansa
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