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Niger, l’Ue chiede la liberazione del presidente Bazoum

L’Ue condanna con “grande fermezza” il colpo di Stato in Niger e chiede la liberazione del presidente Bazoum. La Francia non riconosce l’autorità dei golpisti.

Niger, l’Ue chiede la liberazione del presidente Bazoum

L’Ue condanna con “grande fermezza” il colpo di Stato in Niger, denuncia il “grave attentato” alla democrazia del Paese in atto e chiede la liberazione del presidente Bazoum. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. L’Unione avverte che ogni violazione dell’ordine costituzionale avrà conseguenze sulla cooperazione tra l’Ue e il Niger, compresa la sospensione immediata di ogni sostegno finanziario

Niger, la Francia non riconosce autorità dei golpisti

La Francia “non riconosce le autorità” che hanno preso il potere con il colpo di Stato in Niger: è quanto afferma la diplomazia francese. “Il presidente Mohamed Bazoum, democraticamente eletto dal popolo del Niger, è l’unico presidente della Repubblica del Niger. La Francia non riconosce le autorità scaturite dal golpe perpetrato dal generale Tchiani”, si legge in una nota diffusa dal ministero di Parigi. “RIbadiamo nei termini più fermi le richieste chiare della comunità internazionale per un ripristino immediato dell’ordine costituzionale e del potere democraticamente eletto in Niger”, sottolinea la diplomazia francese.

Parigi: “Colpo di Stato in Niger non è definitivo”

La Francia non considera “definitivo” il “tentato” colpo di Stato di mercoledì sera in Niger, dove i golpisti hanno sequestrato il presidente “democraticamente eletto” Mohamed Bazoum: lo ha detto il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna. Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato più volte con il suo omologo Mohamed Bazoum, di cui “chiediamo il rilascio”, ha detto ai giornalisti a margine della visita in Papua Nuova Guinea.

Il presidente nigerino “dice di essere in buona salute e noi non solo vogliamo che venga rilasciato lui ma anche la sua famiglia in tutta sicurezza come prerequisito per il ritorno all’ordine costituzionale”. , ha esortato il ministro Colonna. A Niamey, ieri, l’esercito ha dato il suo appoggio ai soldati golpisti che mercoledì sera hanno rapito il presidente nigerino. I golpisti hanno accusato la Francia, che ha 1.500 soldati in Niger, di aver violato la chiusura delle frontiere facendo atterrare un aereo militare all’aeroporto internazionale di Niamey. Hanno chiesto “una volta per tutte al rigoroso rispetto delle disposizioni” prese dalla giunta.

La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) “chiede l’immediato rilascio del presidente Mohamed Bazoum che rimane il legittimo e legale presidente del Niger riconosciuto dall’Ecowas”. Secondo il capo della diplomazia francese, “l’Ecowas si è spiegato con la massima chiarezza” e “domenica probabilmente terrà un vertice”. “La Francia condanna con la massima fermezza il tentativo di golpe”, ha ribadito Colonna. “Se mi sentite parlare di tentativo di colpo di Stato è perché non consideriamo la cosa definitiva”, ha detto.

Fonte: Ansa

redazione

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