Primo piano

Juve all’ultimo respiro

All’ultimo respiro quando mancava solo una manciata di secondi alla fine, la spunta la Juve, con l’autorete di Venuti che corregge nella propria porta un centro di Cuadrado. Vittoria che spalanca alla Juve le porte della finale. Partita gestita meglio dalla Fiorentina che ha avuto buone occasioni per passare, mentre i bianconeri mettono a referto l’occasione di Vlahovic sulla quale si è superato Terracciano. Poi il finale, il guizzo bianconero. E la Fiorentina, viola di rabbia.

Fischi per l’ex Vlahovic

E’ la notte di Firenze, la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus dell’ex Dusan Vlahovic. Nonostante le speranze di Allegri, l’accoglienza del “Franchi” è stata non facile per l’attaccante serbo accolto prima dai fischi poi dal “buffone” lanciato dalle tribune per finire con il deplorevole “sei uno zingaro”. Non sarà facile per l’ex. All’ingresso in campo delle squadre, coreografia da paura della Curva Fiesole con uno striscione enorme raffigurante Dante. Fiorentina che Italiano schiera con il 4-3-2-1, con Terracciano tra i pali, nei quattro dietro Odriozola, Milenkovic, Igor e Cristiano Biraghi. In mezzo Castrovilli, Torreira e Bonaventura. Ikone e Saponara alle spalle di Piatek. Allegri che invece manda in campo la Juve disposta 3-5-2: tra i pali c’è Perin, quindi Danilo, de Ligt e De Sciglio nei tre di difesa. Aké e Luca Pellegrini esterni di centrocampo, in mezzo Locatelli, Arthur e Rabiot. Reparto avanzato affidato a Moise Kean e Dusan Vlahovic

La Fiorentina crea ma sciupa

Un primo tempo a ritmi abbastanza sostenuti, con la Fiorentina a fare la partita e la Juventus ad attendere i viola. Non si innesca Vlahovic, fischiatissimo e lontano parente dell’attaccante che ha dimostrato di essere. Come detto, meglio la Fiorentina che crea nella prima frazione tre o quattro palle gol, mentre i bianconeri non si vedono quasi mai in fase offensiva, bloccati energicamente sulla trequarti dal muro viola. Fiorentina più incisiva e vicina al gol con le conclusioni di Saponara, Bonaventura e Ikone che si fa tutto il campo palla al piede e con un destro ad incrociare bacia il palo con Perin battuto. Juve impalpabile che ha accusato il pressing alto della formazione di Italiano a togliere fiato e idee, bravo invece in fase difensiva a contenere la pressione dei viola. E all’intervallo, ancora fischi per i bianconeri, nemici giurati di Firenze, e soprattutto per Vlahovic.

La decide l’autorete di Venuti

Doppio cambio al rientro in campo, con Venuti al posto di Odiozola nella Fiorentina, Cuadrado per Ake nella Juve. Non cambia il canovaccio della gara, con la Viola a fare la partita. E subito occasionissima sui piedi di Ikone che riceve da Torreira che lo lancia in campo aperto. Salta De Sciglio, poi rientra sul piede buono, il sinistro, ma una volta davanti a Perin angola troppo la conclusione con palla che scheggia il palo. La Juve sonnecchia, ma si risveglia su l’improvvisa giocata di Vlahovic che vince il duello fisico con Igor, prova il pallonetto, Terracciano c’è e chiude lo specchio. Poi di nuovo Fiorentina con una punizione di Biraghi, Perin c’è e smanaccia. Il possesso palla è dei Viola, ma la Juve pressa alta e compatta, partita vivacissima. Dentro Morata per Kean nella Juventus, poi fuori Saponara e Piatek, dentro Sottil e Cabral nella Fiorentina. La Juve fa girare palla con qualità al fine di sfiancare i viola. La Juve per uscire prova a giocare su Vlahovic che però è stretto in una morsa. Prova però a farsi vedere la Juve dalle parti di Terracciano, ci prova Danilo di testa ma la conclusione è da dimenticare. Quindici alla fine, i bianconeri chiudono bene gli spazi, difficile adesso per la Fiorentina trovare spazi. Vlahovic libera Cuadrado che arriva quasi sul fondo, tre bianconeri in mezzo, ma il colombiano calcia di prima intenzione e spreca tutto. Come sbaglia Sottil che calibra un cross, troppo lungo per poter favorire i compagni in area. I minuti passano ma la partita non si sblocca. Gonzalez e Duncan nella Fiorentina dentro al posto di Castrovilli e Ikone. Forze fresche per provare a cambiare l’inerzia di una partita bloccata. Cinque alla fine, azione manovrata dei viola, l’ultimo tocco è di Sottil che calcia fuori allo scadere. Solo due i minuti di recupero, che però bastano alla Juve per mettere il musino avanti. Centro di Cuadrado, decisivo l’intervento di Venuti che non riesce a gestire il pallone che carambola nella propria porta. All’ultimo secondo di recupero. E non c’è tempo per ribaltarla. Vince la Juve che mette una seria ipoteca sull’accesso alla finale.

Massimo Ciccognani

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