Con la pubblicazione i due decreti applicativi e un’ordinanza, firmata dalla ministra degli Affari sociali e della sanità d’oltralpe, Marisol Touraine, è entrata in vigore in Francia la legge Clayes-Léonetti, ossia la nuova normativa sul fine vita. Da oggi il paziente potrà esercitare quello che viene definito un suo diritto e chiedere la sospensione dei trattamenti e la sedazione profonda e continua fino al decesso.
Nel primo decreto applicativo vengono precisate le condizioni nelle quali può essere accolta la richiesta del paziente. In un articolo di Nicholas Scheffer, pubblicato sul quotidiano Le Monde, è spiegato come nei formulari la persona debba indicare se accetta o rifiuta che siano bloccati l’assistenza respiratoria, l’alimentazione o l’idratazione artificiale. Oltre a indicare la sua volontà che i medici seguano o meno i trattamenti, il paziente può anche fare domanda per una sedazione profonda e continua associata ad un trattamento del dolore. In questo caso la persona verrà posta in una sorta di coma farmacologico, fino al decesso.
Il secondo decreto invece, fissa i criteri di validità delle dichiarazioni anticipate. Queste direttive possono essere scritte dalla persona che è già cosciente di essere colpita da una malattia grave o da una terza parte – davanti a due testimoni – se la persona coinvolta è nell’incapacità fisica di farlo da sola. Queste direttive non hanno limite di tempo, mentre fino ad oggi dovevano essere aggiornate ogni tre anni.
Il ministro Marisol Tourraine ha specificato che le misure sul fine vita che sono entrate in vigore, sono state espressamente “volute dal presidente della Repubblica” Francois Hollande.
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