L’Onu torna a lanciare un allarme sugli eventi meteorologici estremi che sono sempre più comuni e dovremmo coniderarli come la “nuova normalità”.
L’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) torna a lanciare l’allarme per le temperature record registrate a terra e in mare in questa estate di caldo record. “Gli eventi meteorologici estremi, sempre più comuni in un clima che si riscalda, hanno un impatto importante sulla salute umana, sugli ecosistemi, sull’economia, sull’agricoltura, sull’energia e sulle risorse idriche” ha spiegato il segretario generale uscente dell’organizzazione dell’Onu, Petteri Taalas. “È quindi sempre più urgente ridurre le emissioni di gas serra il più rapidamente e profondamente possibile – ha aggiunto – Inoltre, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per aiutare la società ad adattarsi a quella che purtroppo sta diventando la nuova normalità”. Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale quella che stiamo vivendo è un’estate di estremi soprattutto nell’emisfero settentrionale ma anche in Francia, Grecia, Italia, Spagna, Algeria e Tunisia che hanno registrato nuovi picchi nelle temperature diurne e notturne con conseguenti incendi boschivi disastrosi, in particolare a Rodi, Eubea e Corfù e altri che hanno causato decine di vittime in Algeria.
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