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E’ morto Alfredo Biondi, guardasigilli del Berlusconi I

E’ morto a 92 anni Alfredo Biondi, leader storico del Partito liberale e fra gli esponenti di spicco del primo Forza Italia, quello fondato nei primi anni Novanta da Silvio Berlusconi. E proprio con l’ex premier si sono spesso incrociati i destini politici di quello che, fra gli altri, è stato segretario del Partito liberale italiano tra il 1985 e il 1986. Classe ’28, pisano di nascita, all’epoca del primo governo Berlusconi, Biondi ricoprì la carica di ministro della Giustizia. Non era la sua prima carica ministeriale (aveva già ricoperto il ruolo di ministro dell’Ecologia sotto il governo Craxi, tra l’83 e l’85, e del Coordinamento delle politiche comunitarie, all’epoca del penultimo governo Fanfani) ma, durante quell’esperienza di governo, consolidò un rapporto di amicizia con il fondatore di Forza Italia.

Alfredo Biondi, il ricordo di Berlusconi

E’ stato proprio Silvio Berlusconi fra i primi a ricordare Alfredo Biondi: “Oggi piango la scomparsa del grande amico, prima che del politico. Un autentico liberale, che dopo un brillante percorso ai vertici del Pli, ha aderito sin dalla sua nascita a Forza Italia, condividendone lo spirito e portandovi il suo bagaglio di idee, valori e l’autorevolezza che lo ha sempre contraddistinto”. L’ex premier ricorda l’incarico di Biondi come guardasigilli, rivendicando la volontà di averlo fortemente voluto alla guida del Ministro della Giustizia, “dove svolse coraggiose battaglie di matrice garantista; negli anni non ho mai smesso di confrontarmi con lui sui temi di attualità e in particolare sulle anomalie del sistema giudiziario italiano. Alla luce delle recenti notizie di cronaca, le sue idee in fatto di diritti e di giustizia appaiono ancora attualissime. Mancherà molto a me e a tutta la comunità di Forza Italia che lui stesso ha contribuito a far nascere”.

Le ultime esperienze

Lunghissima la militanza all’interno del Partito liberale, una trentina d’anni fra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Novanta quando, dopo un breve passaggio fra le file dell’Udc, aderisce concretamente al giovane partito di Silvio Berlusconi, per il quale aveva già ricoperto la carica di guardasigilli. Fra le file del nuovo Pli sarebbe tornato soltanto nel 2011. Tre anni (fino al 2014), prima di tentare l’avventura politica del movimento I liberali, fondato assieme a Renato Altissimo e Carlo Scognamiglio.

DM

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