Primo piano

Draghi ricorda Sassoli: “Voce a difesa dei valori europei”

Le caratteristiche dell’uomo vengono ricordate per prime. “I primi ricordi che vengono in mente di David Sassoli sono il garbo, l’umanità, l’altruismo”, inizia così il premier Mario Draghi prendendo parte nell’aula di Montecitorio alla commemorazione dell’ex giornalista Rai ed ex presidente dell’Europarlamento, scomparso oggi a 65 anni. “La passione per la professione giornalistica, che lo ha reso uno dei volti più noti e amati fra tutti gli Italiani. Lo spirito civico e la capacità di ascolto, che lo hanno guidato nel suo percorso politico, e lo hanno fatto rispettare tanto dai compagni di partito quanto dagli avversari”.

“Uomo a servizio dell’Europa”

“Voglio ricordare Sassoli soprattutto come uomo a servizio dell’Europa, delle sue istituzioni, dei suoi cittadini”, prosegue il capo dell’esecutivo. “Da presidente del Parlamento europeo, la sua rara capacità di combinare idealismo e mediazione lo ha reso protagonista di uno dei periodi più difficili della storia recente. Una voce attenta e autorevole, a difesa dei valori europei e dei diritti dei più deboli”.

Valori indistruttibili

“Nei suoi discorsi Sassoli ha disegnato la sua Europa: rappresentativa, efficace, solidale. È in Parlamento, che l’Europa cresce e si rafforza”. “”I valori a noi cari non sono indistruttibili” – ha ricordato Sassoli in un suo discorso recente” – continua Draghi – “Nella sua vita, Sassoli li ha custoditi, difesi, promossi. Ora tocca a noi tutti continuare a farlo”.

Il progetto europeo

“Sassoli voleva un’Europa capace di raggiungere risultati, anche immediati. Di proteggere i suoi cittadini, di promuovere il loro benessere, di aiutarli a costruire il proprio futuro“, aggiunge. “Sassoli non ha mai smesso di rivendicare i risultati conseguiti in questi anni. Dall’accordo sulla Brexit, alle misure ambiziose a difesa dell’ambiente, alla lotta comune alla pandemia; alla creazione del programma Next Generation EU e alla stesura dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. “Uno sforzo di programmazione straordinario” – lo ha definito – “al quale deve seguire una attuazione molto attenta nel rispetto delle priorità che abbiamo concordato insieme””, ricorda il premier. “Per Sassoli, questi sforzi devono avere come vero obbiettivo la costruzione di un’Europa sociale, attenta alle esigenze dei lavoratori e dei più deboli. “Il progetto europeo che vogliamo costruire – ha detto – deve concentrarsi sulla lotta alla povertà e sulla riduzione delle diseguaglianze, deve occuparsi della dignità delle persone“. Come dei migranti che cercano di arrivare in Europa, e verso cui l’Unione Europea deve mettere in campo politiche comuni, che non lascino soli i Paesi di frontiera”, conclude.

Lorenzo Cipolla

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