Il veleno è sempre nella cosa e la Juve, che ha approcciato meglio la ripresa, si prende il derby della Mole al tramonto di un match equilibrato. Lo decide Locatelli che rilancia le ambizioni bianconere. Terzo successo consecutivo per Allegri in campionato.
Juric presenta il Toto con il suo 3-4-2-1: tra i pali c’è Milinkovic-Savic, quindi Zima, Bremer e Rodriguez dietro, Singo e Ola Aina esterni di centrocampo, Lukic e Mandragora centrali con quest’ultimo regista. Pobega e Brekalo alle spalle di Sanabria. E’ un 4-4-2 quello di Allegri che rilancia Kean in prima linea accanto a Federico Chiesa. Alle loro spalle Bernardeschi, McKennie, preferito a Bentancur, Locatelli e Rabiot. Dietro torna Chiellini centrale accanto a de Ligt davanti a Szczesny, Danilo e Alex Sandro gli esterni. Panchina inizialmente per Bonucci e Cuadrado.
Primo tempo all’insegna dell’equilibrio, con la Juve che prova a spaventare i granata con McKennie, Locatelli e Kean, ma senza mai inquadrare lo specchio della porta, mentre il Toro su fa vedere con le puntate offensive di Singo e Lukic. Mandragora è ispirato e prova col mancino dalla distanza, bravo il portiere bianconero a chiudere. Juve troppo bassa, Torino a spingere con maggior decisione sugli esterni, ma senza trovare la via della rete. Bel derby, molto tattico.
Cambia subito Allegri all’intervallo, inserendo Cuadrado per Kean, con i bianconeri che praticamente giocano senza attaccanti di ruolo, con Dybala e Morata ancora out. D’improvviso, il guizzo bianconero con un colpo di testa da distanza ravvicinata di Alex Sandro che mette alla prova i riflessi di Milinkovic-Savic. La partita si apre, Lukic si inserisce con i tempi giusti nel cuore della retroguardia bianconera e serve tutta l’esperienza di Chiellini per evitare guai seri. Si gioca senza soluzione di continuità, occasioni da una parte e dall’altra. Si dispera Cuadrado che va giú in area toccato da dietro da Pobega, ma Valeri non fischia e il Var non interviene. Due cambi anche per Juric, fuori Lukic e Ola Aina, dentro Linetty e Ansaldi, poi tocca a Baselli rilevare Sanabria. Gara piacevolissima, non ci si annoia. Cambia anche Allegri che toglie dalla mischia Bernardeschi per inserire Kulusevski. Difese accorte, non si sblocca. Chiellini è costretto a fermare Baselli con le cattive e si becca il giallo. Le lancette del cronometro di Paolo Valeri scorrono inesorabile.
Entra anche Rincon nei granata che nel finale si abbassano un pochino e lasciano spazio ai bianconeri. Chiesa, sempre attivissimo, mette un pallone d’oro sui piedi di Locatelli che ha spazio, inquadra la porta poi fa partire un destro chirurgico che bacia il palo e si insacca alle spalle di Milinkovic Savic: 1-0 Juve e secondo gol consecutivo dell’ex Sassuolo. Firma che arriva al tramonto del match quando sul cronometro ne mancano appena quattro più recupero alla fine. Esplode il settore ospiti, ammutolito il “Grande Torino”. Il Toro si scopre e Cuadrado va vicinissimo al raddoppio. Quattro di recupero, ma succede nulla. Vince la Juve, che continua la rincorsa al vertice. Terzo successo consecutivo in campionato per la banda Allegri. A testa alta il Toro, ma non può bastare.
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