Ulteriore stretta in arrivo in Alto Adige dove, dopo un’iniziale difformità rispetto ai provvedimenti governativi, arriva invece un più serrato giro di vite. A riferirlo all’Ansa è il governatore Arno Kompatscher, che annuncia una nuova ordinanza attesa per le prossime ore. L’intero territorio della provincia autonoma di Bolzano diventerà zona rossa: “L’andamento epidemiologico con i numeri in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono. E’ inutile ormai applicare due provvedimenti diversi”. L’Alto Adige, quindi, applicherà una nuova restrizione ai propri cittadini: previsto lo stop agli spostamenti fra comuni, se non per comprovate esigenze (studio, lavoro, salute).
Disposizioni che arrivano a pochi giorni dal nuovo Dpcm, che ha inserito Bolzano in fascia gialla. Misure più che altro preventive, a fronte di una casistica che, nelle ultime 24 ore, parla di 781 nuovi casi di Covid-19 a fronte di 2.998 tamponi, con 4 decessi. Numeri che hanno convinto Kompatscher a varare una nuova ordinanza, segno dell’ulteriore cambio di marcia rispetto al Dpcm di ottobre, quando Bolzano aveva optato per misure più soft. E anche gli ospedali vengono indicati in sofferenza. Secondo il direttore generale dell’Azienda sanitaria altoatesina, Florian Zerzer, “se si continua con oltre 700 contagi al giorno entro un paio di settimane non saremo più in grado di accogliere nuovi pazienti”.
Attesa per i prossimi giorni l’apertura di un nuovo reparto Covid, per sopperire alla possibile saturazione dei posti letti. Al momento, i pazienti ricoverati sono complessivamente 437, 303 dei quali nei reparti ordinari in ospedale, altri 95 in strutture convenzionate. Sono 39, invece, i ricoverati in terapia intensiva, 4 in più rispetto a ieri. Altre 110 persone sono ospitate presso strutture ad hoc, dove stanno trascorrendo il periodo di isolamento. Più di 8 mila coloro che lo stanno passando a casa.
Allarme simile anche a Napoli dove, secondo il responsabile del 118 Giuseppe Galano, “ci sono file di ambulanze e auto private in tutti gli ospedali della città, Cotugno, Cardarelli, Ospedale del Mare. Sono tutti in crisi totale nel ricevere i pazienti covid”. Il responsabile, parlando all’Ansa, ha fatto sapere che i pazienti vengono portati “anche all’ospedale Pellegrini e al San Paolo, perché ormai non riusciamo più a smaltire con i grandi ospedali. Ma anche queste strutture vanno in difficoltà perché hanno pochi posti riservati ai sospetti covid e si ingolfano velocemente. La situazione è questa a Napoli ma so che è molto difficile anche nelle Asl della provincia”.
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