Primo piano

Covid-19, Veneto: ecco il piano della Regione per la fase 2

Anche sulla fase due le Regioni procedono un po’ in ordine sparso. Il Veneto, per primo, aveva deciso di anticipare un allentamento delle restrizioni già prima della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte. La Regione ha dimostrato, in effetti, di saper ben gestire il diffondersi del contagio da Coronavirus. Oggi, il governatore Zaia è tornato sull’argomento, ricordando che l’attenzione è massima e che si è pronti anche a tornare indietro in caso di ripresa della curva epidemica.

Le parole di Zaia sul piano approvato dal Comitato Tecnico

“Lo dico subito e in modo trasparente: stiamo lavorando per fissare in maniera plastica un numero di ricoverati e delle terapie intensive, perché se lo raggiungiamo si torna a chiudere“. Lo ha annunciato ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia. “Non ci sono alternative – ha aggiunto Zaia – non vorrei che qualcuno si faccia l’idea che è tutto finito”, ha affermato Luca Zaia.

La sicurezza e le mascherine

“E’ possibile affrontare la riapertura, ma investiamo sulla messa in sicurezza dei cittadini, e soprattutto la mascherina è imprescindibile – ha aggiunto il governatore –  perché metti in sicurezza la tua salute, metti in sicurezza la salute degli altri, e se non te la metti avremo ricadute e dovremo riprendere in mano le chiusure”.

A chi verranno fatti i tamponi?

Tamponi obbligatori per chi si ricovera o deve programmare un intervento chirurgico, visite solo a una persona per volta, mantenimento del pre-triage al pronto soccorso. Sono le linee principali del nuovo piano sanitario per gli ospedali non-Covid in Veneto, che entrerà in vigore dal 4 maggio. Il piano, approvato dal Comitato tecnico regionale, è stato annunciato oggi dal presidente regionale Luca Zaia.

Attenzione agli ospedali

“Intanto – ha precisato il presidente della Regione Veneto – c’è l’obbligo di mascherina a tutti gli ingressi. Prego i cittadini di valutare fino in fondo il fatto che l’ospedale è il luogo nel quale i virus e i batteri sono più presenti, e così si va da soli a trovare parenti. Il luogo di cura è sacro, dobbiamo mettere in sicurezza la salute dei pazienti che sono i più esposti al virus”.

Il Coronavirus in Veneto

Intanto sono arrivati a 17.825 dall’inizio dell’epidemia i casi di Coronavirus registrati in Veneto, 117 in più rispetto a ieri. Lo ha riferito il presidente Luca Zaia. Scendono a 1.156 i ricoverati negli ospedali (-31), e quelli nelle terapie intensive, che sono 114 (-6); 2.559 sono i pazienti dimessi (+51). I morti sono 1.124 in ospedale (+22), su un totale di 1.437. I tamponi eseguiti sono oltre 337 mila, 9.047 in più rispetto a ieri; 7.661 sono le persone poste in isolamento (-225).

Gianpaolo Plini

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