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Coronavirus, l’annuncio di Conte: “Chiuse tutte le attività commerciali”

Un nuovo giro di vite sull’Italia, nel giorno in cui l’Oms dichiara il coronavirus una pandemia e a nemmeno 48 ore dalle limitazioni richieste dal governo per contrastare l’emergenza: “Disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali – ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa -, ad eccezione dei servizi primari. Chiuderanno i negozi, i bar, i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza”. Resteranno però aperti gli uffici di pubblica utilità (bancari e postali), così come i trasporti, le farmacie e le parafarmacie. Oggi, ha detto il presidente del Consiglio, “siamo consapevoli che in un Paese moderno si debba procedere gradualmente, affinché tutti accettino i limiti richiesti”. Ora, ha spiegato, “è giunto il momento di un nuovo passo in avanti”.

No a corse cieche

“L’Italia sta dando prova di essere una grande comunità – ha detto Conte -, di grande rigore e resistenza. Sono orgoglioso degli italiani”. Il premier fa il punto prima di annunciare la nuova stretta e invita gli italiani a mostrare ancora il segno della propria unità: “Se i numeri dovessero continuare a crescere – ha spiegato Conte – cosa nient’affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi, responsabili”. Invita poi a non scatenare corse agli approvvigionamenti: “Non è necessario fare nessuna corsa per acquistare il cibo: i negozi di alimentari restano aperti”.

Tessuto produttivo

Restano aperte le industrie, qualora riescano a garantire i giusti standard di sicurezza, tenendo ben presente che “questa sfida riguarda la salute dei cittadini ma anche la tenuta della nostra economia, del nostro tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese. Nelle scelte fin qui assunte – ha spiegato il premier – abbiamo tenuto conto di tutte le esigenze: al primo posto ci sarà sempre la salute degli italiani. Quando ho adottato queste misure, ero consapevole che si trattava di un primo passo“.

Il commissario

Arriva anche la nomina del “nuovo commissario delegato” che avrà “ampi poteri di deroga”. Secondo quanto spiegato dal premier, “a breve nominerò anche un commissario delegato per rafforzare la risposta delle strutture ospedaliere: avrà ampi poteri di deroga, lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e sub intensiva. Avrà anche il potere di creare e impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e sopperire alle carenze sin qui riscontrate. Il commissario sarà Domenico Arcuri che si coordinerà con il dottor Borrelli”. Un’occasione, questa, per ringraziare le donne e gli uomini della Protezione Civile per il loro impegno costante e continuativo nel fronteggiare l’emergenza.

In aggiornamento

DM

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