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Atlanta, la Polizia uccide un altro afroamericano: licenziato il poliziotto che ha sparato

Arriva un altro episodio a fomentare la rivolta negli Stati Uniti portata dalla morte di George Floyd. Un altro giovane afroamericano, Raymond Brooks, sarebbe infatti stato ucciso a seguito di un fermo scattato mentre dormiva nella sua auto nel parcheggio di un fast food ad Atlanta, in Georgia. Sorpreso dagli agenti, l’uomo avrebbe reagito all’arresto, divincolandosi dalla presa dei poliziotti e tentando di fuggire, prima di ricevere tre colpi d’arma da fuoco nella schiena, letali. Sembra che i soccorsi siano stati prestati istantaneamente ma per l’uomo non c’è stato niente da fare. La scena della morte sarebbe stata ripresa e i filmati finiti in rete, aumentando esponenzialmente la carica già mostrata dai manifestanti nei giorni addietro.

Licenziato il poliziotto che ha sparato

Il nuovo caso si sarebbe verificato la scorsa notte nella capitale georgiana, dove la Polizia, attraverso il Georgia Bureau of Investigation, ha aperto un’inchiesta per far luce sull’accaduto e, al contempo, verificare l’autenticità del video. Nel frattempo, l’agente che ha sparato ed ucciso ad Atlanta l’afroamericano Rayshard Brooks è stato licenziato. Lo ha annunciato il portavoce della polizia della città, Carlos Campos alla Cnn. L’altro poliziotto coinvolto nel caso è stato invece è stato assegnato a lavori d’ufficio. La polizia ha anche reso noti foto e nomi dei due poliziotti, Devin Brosnan, colui che ha sparato, e Garrett Rolfe. Il capo della Polizia, Erika Shileds, invece, avrebbe rassegnato le sue dimissioni. A darne notizia è stato il sindaco di Atlanta, Keisha Lance Bottoms, che ha spiegato: “Non ritengo si sia trattato di un uso giustificato della forza“. Polizia georgiana che, già nei mesi scorsi, era stato oggetto di controversie, in merito all’uccisione del 25enne Ahmaud Arbery.

Ondata di proteste

Il ristorante della catena Wendy’s di Atlanta, fuori dal quale l’afroamericano Rayshard Brooks è stato colpito e ucciso dalla polizia, è stato dato alla fiamme. Lo riferiscono i vigili del fuoco intervenuto sul posto secondo quanto riportato dai media americani. I manifestanti hanno infranto i vetri delle finestre e lanciato fuochi d’artificio all’interno del locale. Secondo i pompieri. Sono circa 1.000 le persone che si trovano nei dintorni di Wendy’s, ma all’interno del ristorante non c’è nessuno. Si tratta di un episodio inserito in un’ondata di proteste provocate dall’uccisione di George Floyd. In attesa delle verifiche dell’inchiesta, i filmati che riprendono quelli che sarebbero gli ultimi istanti di Rayshard Brooks vanno a inserirsi in un contesto sociale già estremamente provato. Una tempesta che ha coinvolto non solo le comunità afroamericane ma anche altri cittadini americani, concordi nel condannare la violenza usata per eseguire l’arresto di Floyd. Nel frattempo, New York ha vietato la stretta al collo fra le modalità di arresto, come già accaduto anche in Francia. 

DM

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